Bigon (Pd): “Carcere di Montorio, ancora un suicidio: inaccettabile in un Paese civile”

17 marzo 2025

(Arv) Venezia 17 mar. 2025 – “La tragica conta dei suicidi presso il carcere di Montorio continua. Sembra davvero che, dopo tante promesse, nulla cambi”. La presa di posizione è della consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon che interviene tramite una nota “Dopo il nuovo caso di un detenuto che si è tolto la vita nella Casa Circondariale veronese. Eppure, i problemi profondi riscontrati a Montorio richiederebbero interventi urgenti. A partire dalla carenza di personale sanitario interno, visto che da tempo chiediamo di rinforzarne la presenza. I dati, forniti su mia richiesta, dall’Ulss 9 riportavano pochi mesi fa la presenza di un solo psicologo per tutti i detenuti di questo carcere che scoppia per sovraffollamento: un dato macroscopico di inadeguatezza. Ma anche l’attività lavorativa e formativa risulta essere carente e svolta da un numero esiguo di detenuti”.

“I dati forniti a seguito di accesso agli atti, in particolare – prosegue la consigliera – evidenziavano la presenza di soli quattro medici di guardia, per un totale di 24 ore settimanali; nove infermieri per 36 ore alla settimana; un medico infettivologo per 3 ore alla settimana; uno psicologo psicoterapeuta per 25 ore alla settimana. Numeri davvero esigui a fronte di oltre 500 detenuti, peraltro in un carcere progettato per ospitarne 300”.

“La Giunta regionale – conclude Bigon – deve attivarsi al più presto per quanto di sua competenza e sollecitare il Governo. Devono spiegarci quali provvedimenti hanno preso durante quest’anno per rendere sostenibile la vita dei detenuti in carcere. Questa scia di morti è assolutamente inaccettabile per un Paese che ambisce a definirsi civile”.

(Regione Veneto)

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