Può forse un cieco guidare un altro cieco?

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Cappello, mantello e bordone, i ciechi raffigurati da Bruegel sono chiaramente dei pellegrini, ci ricordano che il cammino fondamentale della vita, ma per certi versi anche quello più difficile, è il cammino spirituale. Le loro orbite vuote ci fissano e ci interrogano costringendoci a chiederci: “Noi verso dove stiamo andando?”. Anche la ghironda (lo strumento musicale) si e rovesciata e rotta nella caduta, per la mancanza di una guida che sappia davvero far risuonare l’armonia della vita (don Luca Vialetto).

Pieter Bruegel il vecchio, “La parabola dei ciechi”, 1568, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli

L’abito fa il monaco, e non solo.

Bruegel veste i ciechi della parabola come dei pellegrini. Nei secoli passati, per tutti e non solo per i religiosi, l’abito era una sorta di divisa che indicava molti aspetti dell’identità della persona: professione, status sociale … In particolare i pellegrini vestivano con un cappello a tesa larga, il bordone (bastone) e la mantella che avevano certo anche una funzione pratica ma allo stesso tempo li rendeva immediatamente riconoscibili (don Luca Vialetto).


(Diocesi di Treviso)

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