Bigon – Gruppo Pd: “Liste d’attesa, dato allarmante su rinunce alle cure in Veneto. Servono 40 miliardi di investimenti nella sanità pubblica”

19 aprile 2025

(Arv) Venezia 19 apr. 2025 – “I dati del ministero che riportano la percentuale di popolazione che rinuncia a curarsi sono allarmanti. E lo sono anche per il Veneto, con un 7,4% che lo colloca dietro a Calabria, Sicilia, Basilicata, Lombardia e Campania. È evidente che i cittadini della nostra regione, il cui reddito pro-capite riusciva a colmare la voragine delle liste d’attesa, facciano ora crescente fatica, fino alla rassegnata rinuncia, di fronte a questa falla della sanità pubblica”.

Lo dice la consigliera regionale del Pd e vice presidente della commissione consiliare Sanità Anna Maria Bigon assieme ai colleghi Dem Vanessa Camani, Chiara Luisetto, Francesca Zottis e Jonatan Montanariello.

“L’interventismo del ministro Schillaci, che prefigura il commissariamento delle Regioni inadempienti nel gestire le liste, venga indirizzato sugli investimenti – chiede la consigliera del Pd – Smettendola con la storiella che questo governo ci abbia messo più risorse, visto che in termini assoluti il denaro è stato compensato con l’aumento dei costi e l’inflazione. Servono 40 miliardi e servono subito, a livello nazionale, perché non basta solo comprare le prestazioni: bisogna aumentare il numero del personale, garantendo così turnover e ritmi di lavoro sostenibili, e bisogna pagarlo meglio, partendo da bandi più attrattivi, per scongiurare anche quelle dimissioni volontarie che hanno provocato un vero esodo dal sistema pubblico”.

“E non serve la finta apertura alla facoltà di medicina: tanti accessi che si tradurranno in tanti ritiri entro il primo anno accademico – precisa la vicepresidente della commissione regionale Sanità – Il Governo ha solo spostato il problema di un anno. Cosa saggia era invece, in accordo con le università, selezionare un numero più alto di studenti, adeguato alle reali necessità del sistema”.

“Il Governo cambi quindi la normativa laddove necessario e intervenga con un investimento maggiore”, conclude Anna Maria Bigon a nome del Gruppo consiliare Dem.

(Regione Veneto)

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