11 aprile 2025
(Arv) Venezia 11 apr. 2025 – “Aggiornare la deducibilità fiscale dei veicoli degli agenti di commercio, riducendo così il carico, per un pilastro fondamentale del sistema economico italiano, dei costi legati all’acquisto, all’utilizzo e alla manutenzione delle automobili, essenziali per l’esercizio della professione. È quanto chiedo in una Risoluzione da me depositata in Consiglio regionale del Veneto e inviata ai Presidenti di Camera e Senato, alla Presidenza del Consiglio dei ministri e ai componenti del Parlamento eletti nella Regione del Veneto”.
A dirlo è Simona Bisaglia, consigliere regionale dell’intergruppo Lega – Liga Veneta.
“Gli agenti di commercio – spiega il consigliere regionale – sono veri ambasciatori delle aziende che portano i prodotti e i servizi offerti dalle imprese direttamente ai clienti, coprendo vaste aree geografiche, e svolgono un ruolo di intermediazione commerciale cruciale, creando nuove opportunità di business. Spesso la loro sede di lavoro è proprio l’auto che consente di raggiungere i clienti trasportando materiali promozionali e campioni. Senza alcun motivo logico, però, il tetto massimo di deducibilità fiscale per i veicoli utilizzati dagli agenti di commercio è rimasto fermo da quasi 40 anni. In questo arco di tempo, il costo della vita, il prezzo dei veicoli e le spese di manutenzione hanno subito aumenti esponenziali, rendendo l’attuale limite di deducibilità del tutto anacronistico e inadeguato alla realtà economica attuale. Da anni le associazioni di categoria degli agenti di commercio denunciano questa iniquità e chiedono un intervento urgente da parte del Governo, testimoniando la gravità e la diffusione del problema all’interno della categoria”.
“È necessario un immediato e significativo adeguamento del tetto massimo di deducibilità fiscale per i veicoli, da calibrare tenendo conto dell’inflazione cumulata in questi decenni, dell’attuale costo dei veicoli (inclusi quelli con motorizzazioni più ecologiche) e delle spese di gestione e manutenzione – conclude Simona Bisaglia – Si tratta di un atto di giustizia e di un riconoscimento concreto del valore economico e sociale della professione dell’agente di commercio. Un intervento in tal senso si tradurrebbe in un sostegno tangibile alla loro attività, in un miglioramento delle loro condizioni economiche e in un incentivo a continuare a svolgere il loro ruolo nel miglior modo possibile”.
