QUESTURA DI PADOVA: LA POLIZIA DI STATO INTENSIFICA ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E CONTRASTO AL FENOMENO DELLE TRUFFE AGLI ANZIANI.

ARRESTATO DALLA SQUADRA MOBILE RAGAZZINO 16ENNE CHE HA ESTORTO LA SOMMA DI 5.000 EURO IN CONTANTI AD UNA 78ENNE CON LA TECNICA DEL C.D. FINTO INCIDENTE.

Nell’ambito dell’attività di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio, ed in particolare al contrasto del fenomeno delle truffe agli anziani, la Polizia di Stato di Padova, nel pomeriggio di giovedì 3 aprile, ha tratto in arresto un 16enne che aveva estorto 5.000 euro ad una 78enne residente in provincia.

Nello specifico, gli agenti della Squadra Mobile della Questura, attraverso una mirata attività investigativa, hanno individuato e fermato, presso la biglietteria automatica della Stazione ferroviaria di Padova, un giovane napoletano che stava acquistando un biglietto del treno per Napoli, utilizzando, inserendole al terminale, false generalità.

Gli operatori di polizia, nel corso dell’attività, hanno rintracciato il ragazzino mentre entrava da solo, correndo, all’interno della Stazione e lo hanno visto chiedere alle persone in coda davanti a lui presso la biglietteria automatica, di poter avanzare nella fila perché altrimenti avrebbe perso il treno diretto a Napoli.

I poliziotti pertanto osservavano attentamente il comportamento del giovane, quando, all’improvviso estraeva un mazzo di banconote per una importante somma di denaro contante, mentre era intento ad  effettuare l’acquisto del biglietto.

Pertanto i poliziotti, alla luce di quanto osservato,  hanno proceduto al suo controllo, trovando il giovane in possesso di una somma di denaro contante di 5.000 euro, di cui non sapeva fornire spiegazioni, accertando, altresì, come lo stesso avesse appena prenotato un biglietto ferroviario con generalità false.

Accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti, veniva identificato per un 16enne napoletano, con un precedente di polizia a carico per ricettazione di un telefono cellulare.

All’esito dell’attività investigativa, effettuata anche attraverso l’ausilio di telecamere di videosorveglianza, gli investigatori della Squadra Mobile accertavano come, circa un’ora prima, nel Comune di Campodarsego, era stata consumata una estorsione ai danni di un’anziana donna, a cui era stata sottratta la somma di 5.000 euro in contanti e accertavano, altresì, la presenza del 16enne proprio nei pressi dell’abitazione della vittima.

La donna, in sede di querela, riferiva che verso le 17.00 aveva ricevuto una chiamata da un uomo che si era qualificato come maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva comunicato che suo figlio aveva investito una persona, che versava in gravi condizioni, e per questo era stato fermato.

In preda al panico la signora, dinnanzi alla richiesta di versare urgentemente una somma in contanti per la liberazione del figlio, purtroppo confermava di avere in casa 5.000 euro in denaro.

Il “finto maresciallo” a quel punto, dichiarava alla donna che di lì a breve sarebbe passato un suo collega in borghese per prelevare la somma, fatto che poi si realizzava dopo una decina di minuti.

L’attività di riscontro, compiuta tempestivamente dagli investigatori della Questura, ha permesso di raccogliere importanti elementi di prova a carico del minorenne il quale, pertanto, è stato tratto in arresto sussistendo la flagranza  del reato di estorsione e posto a disposizione della Procura della Repubblica per i Minorenni di Venezia e, successivamente, condotto da personale della Squadra Mobile, presso l’Istituto Penale per minorenni “Santa Bona” di Treviso.

L’anziana vittima, nel momento in cui i poliziotti l’hanno contattata per la restituzione della intera refurtiva, ha ringraziato le Polizia per la determinazione e prontezza dimostrata nell’individuare e fermare il giovane, ricevendo nel pomeriggio di mercoledì 3 aprile la restituzione dei 5.000 euro in contanti.

(Questura di Padova)

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