
peculiare del Giubileo e dono grande è l’indulgenza plenaria, una grazia che fa scoprire quanto sia illimitata la misericordia di Dio (cfr. Spes non confundit). Per vivere e ottenere l’indulgenza nell’Anno aanto, i fedeli “pellegrini di speranza” sono chiamati a compiere un pellegrinaggio alla chiesa cattedrale o a uno dei santuari giubilari della diocesi. Sono stati predisposti dei sussidi di preghiera che accompagnano il pellegrinaggio, personale o di gruppo, scaricabili dal sito della Diocesi e presenti nelle chiese giubilari.
Nella cattedrale di Treviso e nel battistero di San Giovanni è stato da poco inaugurato il percorso di arte e fede “Il dono e la speranza. Memoria, fede, bellezza”. Già sono molti i pellegrini e i visitatori che hanno varcato le porte di questi luoghi sacri e cari per conoscere e gustare i tesori dell’arte e della spiritualità presenti nella nostra chiesa. Insieme a questa possibilità i “pellegrini di speranza” possono ricevere anche l’indulgenza plenaria, compiendo il percorso di preghiera all’interno della cattedrale, grazie a un sussidio predisposto, che si trova all’inizio del percorso. La prima tappa da vivere è la memoria del Battesimo. All’ingresso in cattedrale, presso il portale romanico, all’acquasantiera, si compie il gesto del segno della croce con l’acqua benedetta, per far memoria e ringraziare per il dono del Battesimo, “porta della fede”, che ci ha immersi nella vita della Santa Trinità.
La seconda tappa è davanti al crocifisso del presbiterio, a cui si accede attraverso la porta a sinistra della cappella Malchiostro. Il crocifisso, risalente al XIV secolo, caratterizzato da un’intensa espressività di pietà tipica dell’epoca, invita a un momento centrale del pellegrinaggio: contemplare il sacrificio di Cristo, segno del suo amore redentore per l’umanità. L’altare maggiore, inoltre, raccoglie i resti mortali dei primi martiri della Chiesa di Treviso: Teonisto vescovo, Tabra diacono, Tabrata suddiacono. Subirono il martirio nel 425, al ponte sul fiume Musestre. Davanti al Crocifisso si rinnova la professione di fede con il Credo apostolico e ci si unisce alle intenzioni di preghiera del Santo Padre.
Ci si reca, poi, nella cappella del Santissimo Sacramento per la terza tappa del percorso giubilare. Il sussidio propone una traccia per l’adorazione personale. È possibile scrivere un’intenzione di preghiera nel quaderno predisposto, che viene letta durante le Lodi del mattino. Il pellegrinaggio si può prolungare accostandosi agli altari dedicati ai santi e beati della diocesi, nostri testimoni di speranza. Il sussidio contiene biografie e suggerimenti di preghiera legati alla loro testimonianza. In cattedrale c’è la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione (è disponibile una traccia) e partecipare alla messa negli orari indicati. Molti sono i volontari che in questi mesi saranno il volto accogliente della comunità e accompagneranno i visitatori nel percorso di scoperta del tesoro della fede. A loro e a quanti stanno rendendo possibile questo importante evento ecclesiale va la gratitudine di tutti. Che il pellegrinaggio in Cattedrale sia un’occasione per rinnovare il dono e la speranza di essere di Cristo, pellegrini e pellegrine di speranza sulle strade del mondo. (sorella Monica Marighetto, direttrice Ufficio liturgico diocesano)
