“La fase attuativa è un cammino di conversione che coinvolge l’intero Popolo di Dio”. Lo ricorda la Segreteria generale del Sinodo nelle “Tracce per la fase attuativa” pubblicate lunedì 7 luglio per accompagnare l’attuazione del Documento finale dell’Assemblea sinodale. “Ogni cambiamento nella vita della Chiesa ha lo scopo di renderla più capace di annunciare il Regno di Dio e testimoniare il Vangelo del Signore agli uomini e alle donne del nostro tempo”, si legge nel testo, che esorta le comunità a non vivere questo percorso come “un compito aggiuntivo chiesto da Roma, ma parte integrante della vita ordinaria”. Il documento ringrazia le Chiese locali che già hanno avviato percorsi di attuazione e incoraggia quelle che sono ai primi passi a “procedere con coraggio affrontando resistenze e difficoltà con libertà e parresia”. La Segreteria generale, inoltre, ribadisce la responsabilità dei vescovi diocesani e invita a un’azione che custodisca la visione d’insieme, investendo sulla concretezza delle pratiche per una vera conversione sinodale.
“Le équipe sinodali sono strumenti fondamentali per l’animazione ordinaria della vita sinodale delle Chiese locali”, afferma la Segreteria generale del Sinodo nelle Tracce, ribadendo l’importanza di queste realtà già avviate durante la fase di consultazione. “Il loro ruolo è promuovere e facilitare il dinamismo sinodale nei contesti concreti, identificare strumenti e metodologie appropriate, realizzare iniziative e coordinare i facilitatori”. La Segreteria invita a valorizzare le équipe esistenti, riattivarle dove sospese e istituirne di nuove dove mancanti, “perché possano diventare veri laboratori di sinodalità, sperimentando le dinamiche che sono chiamate a promuovere nel Popolo di Dio”. Ogni équipe dovrebbe comprendere laici, consacrati, presbiteri e diaconi di diversa età e cultura, oltre a responsabili pastorali. “Il loro contributo – conclude il documento – sarà fondamentale anche in vista della fase di valutazione che porterà alle assemblee continentali del 2028”.
“La valutazione non è una forma di giudizio o di controllo, ma un’opportunità per riconoscere i progressi compiuti e individuare aree di miglioramento”, afferma la Segreteria generale del Sinodo. Il documento spiega che le assemblee di valutazione previste a partire dal 2027 e l’Assemblea ecclesiale del 2028 “saranno occasioni per celebrare i doni ricevuti e continuare a crescere come Chiesa sinodale impegnata nella missione”. Il testo invita tutte le Chiese locali a non limitarsi a formulare ipotesi astratte, ma a realizzare “cambiamenti concreti a breve termine, perché la visione di una Chiesa sinodale sia credibile”. La Segreteria sottolinea che la fase attuativa “non è un ritorno indietro né una ripetizione, ma un passo nuovo per rendere concreta la prospettiva dello scambio di doni tra le Chiese e nella Chiesa tutta”.
In allegato e al link il testo integrale
Il testo integrale in italiano
