
La Regione Veneto ha recentemente rifinanziato il Bando “Efficientamento Energetico” destinato a micro, piccole e medie imprese (MPMI) e professionisti con sede operativa o domicilio fiscale in Veneto.
Il bando mette a disposizione una combinazione strategica di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto, finalizzati a incentivare investimenti in efficienza energetica e produzione da fonti rinnovabili.
Nonostante si tratti di un bando “impegnativo”, sia dal punto di vista economico che procedurale, si tratta di un sostegno particolarmente interessante per le imprese che intendono realizzare interventi strutturali a medio-lungo termine con costi contenuti e liquidità disponibile sin dalle fasi iniziali del progetto.
La dotazione finanziaria complessiva del bando è di 31 milioni di euro, a disposizione fino ad esaurimento fondi.
L’iter di accesso prevede una procedura a sportello e le domande, ammessi solo al raggiungimento di un punteggio minimo, saranno valutate in ordine cronologico di arrivo.
Per quali imprese?
Il bando è accessibile alle imprese di tutte le dimensioni (micro, piccole, medie e grandi) nonché professionisti e lavoratori autonomi, purché abbiano sede operativa o domicilio fiscale in Veneto. L’incentivo previsto dal Fondo Veneto Energia si articola in due strumenti principali che possono essere cumulati:
- Finanziamento agevolato fino all’80% dell’investimento, così suddiviso:
- 50% a tasso zero grazie alla quota di provvista pubblica
- 30% a tasso convenzionato, messa a disposizione da un finanziatore accreditato
- Contributo a fondo perduto fino al 20% del costo dell’intervento
L’investimento deve avere un importo compreso tra 100.000 € e 1.000.000 € (IVA esclusa).
Il bando copre una vasta gamma di interventi. Sono ammissibili le spese per:
- interventi sugli immobili (opere edili) per migliorarne l’efficienza energetica (coibentazioni dell’involucro edilizio, sostituzione serramenti, realizzazioni di pareti ventilate, di opere per l’ottenimento di apporti termici gratuiti, sistemi schermanti per la protezione dalla radiazione solare; efficientamento energetico degli impianti di riscaldamento e/o raffreddamento (generatori di calore compresi cogeneratori e/o pompe di calore non alimentati da combustibili fossili – compreso il gas naturale).
- installazione di impianti per l’autoconsumo da fonti rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, ecc.)
- sistemi digitali per la rilevazione, il monitoraggio e la modellizzazione energetica dei processi
- opere edili (es costi relativi a lavori edilizi strettamente connessi agli interventi di efficientamento)
- servizi esterni (es spese di progettazione, collaudo e direzione lavori, compresi i servizi esterni specialistici);
- spese tecniche per le diagnosi energetiche e attestazione prestazione energetica dell’immobile spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati, delle certificazioni ambientali o energetiche spese connesse alla riprogettazione del ciclo produttivo, compresa la sua attuazione in funzione dell’efficienza energetica)
È richiesto, come requisito indispensabile, che il progetto preveda una diagnosi energetica antecedente agli interventi, per misurare i consumi attuali e stimare con precisione i benefici attesi.
Questo approccio consente di quantificare in modo concreto il ritorno sull’investimento sia in termini economici che ambientali.
(Confesercenti Venezia Rovigo)
