LA POLIZIA DI STATO NEL PERIODO ESTIVO INTENSIFICA L’ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E CONTRASTO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. ARRESTATO UN 60ENNE CITTADINO MAROCCHINO, PER SPACCIO COCAINA

L’UOMO, GIA’ CON DUE PRECEDENTI CONDANNE A CARICO PER SPACCIO, CEDEVA DOSE DI COCAINA AD UN GIOVANE, IN VIA FACCIOLATI A PADOVA. BLOCCATO DAI POLIZIOTTI, È STATO TROVATO IN POSSESSO DI ALTRE 10 DOSI DI COCAINA E DELLA SOMMA DI DENARO DI 400 EURO IN CONTANTI. PRESSO IL DOMICILIO GLI AGENTI HANNO RINVENUTO, OCCULTATE NELLA CAMERA DA LETTO, ULTERIORI 20 CONFEZIONI DI COCAINA, PER UN PESO COMPLESSIVO DI CIRCA 80 GRAMMI, OLTRE A 2 BILANCINI DI PRECISIONE E DIVERSO MATERIALE PER IL CONFEZIONAMENTO DELLA DROGA.

Nell’ambito delle attività di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuate dalle pattuglie della Questura di Padova, con particolare attenzione al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, il Questore ha disposto l’intensificazione dei controlli per il periodo estivo, soprattutto nel fine settimana, nei luoghi e nelle aree maggiormente interessate da questo fenomeno.

In tale ambito, nel tardo pomeriggio di venerdì 1° agosto, i poliziotti della Squadra Mobile ha tratto in arresto un 60enne cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale e già noto agli agenti della Squadra Mobile che lo avevano arrestato nel 2016 per detenzione ai fini di spaccio di circa 40 grammi di cocaina, che è stato visto cedere sostanza stupefacente ad un giovane, dose poi accertata essere cocaina per 0,70 grammi.

Lo spacciatore aveva destato sospetto negli agenti della Squadra Mobile perché era stato notato a bordo di una bicicletta percorrere il medesimo tratto di strada in via Facciolati, ripetutamente. Il sospetto è stato confermato allorché i poliziotti hanno visto l’uomo estrarre qualcosa dalla tasca e scambiarla con un giovane, il quale, successivamente fermato dagli agenti della Squadra Mobile, ha consegnato la sostanza stupefacente, che aveva acquistato dietro corrispettivo di 40 Euro.

Il ragazzo, pertanto veniva accompagnato presso gli Uffici della Questura, dove si accertava essere “cliente” abituale dello spacciatore e veniva sanzionato amministrativamente.

Contestualmente, i poliziotti bloccavano dall’altra parte della strada il cittadino marocchino a bordo della sua bicicletta che, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di una decina di dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 8 grammi, nonché la somma di denaro in contanti di quasi 400 Euro, sottoposta successivamente a sequestro assieme alla droga.

Gli agenti della Squadra Mobile estendevano poi la perquisizione presso il domicilio dell’uomo, sempre in zona Facciolati e, all’interno della camera da letto, venivano trovati numerosi involucri contenenti cocaina, circa una ventina, per un totale di ulteriori 80 grammi, nonché 2 bilancini di precisione e diverso materiale per il confezionamento della sostanza.

Il 60enne veniva pertanto accompagnato in Questura, dove i poliziotti procedevano ad eseguire l’esame preliminare reagentario narcotest che dava esito positivo alla cocaina e sussistendo la flagranza del reato di illecita detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente tipo cocaina ex art 73 D.P.R. 309/90 (Testo Unico Stupefacenti), veniva tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica.

Gli agenti riscontravano inoltre come l’uomo fosse già stato condannato nel 2011 a 3 anni di reclusione e 15.000 Euro di multa per concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ed ancora nuovamente arrestato nel 2016 dagli agenti della Squadra Mobile con quasi 50 grammi di cocaina, ed era stato poi condannato nel 2018 a 4 anni di reclusione e 12.000 di multa.

Il riconoscimento dell’uomo da parte degli agenti della Squadra Mobile che lo avevano già arrestato nel 2016 è stato fondamentale per l’individuazione e il successivo arresto in Via Facciolati.

Nella mattinata di lunedì 4 agosto si è svolta l’udienza dinanzi al GIP del Tribunale di Padova, all’esito della quale il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto la sottoposizione alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari con l’ausilio del dispositivo del braccialetto elettronico.

(Questura di Padova)

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