Razzolini (FdI): “Venezia–Monaco è un grande sogno, ma i tempi possono essere maturi almeno per un nuovo prolungamento veneto stile Vittorio Veneto – Pian di Vedoia”

26 agosto 2025

 

(Arv) Venezia 26 ago. 2025 –      “Di Venezia–Monaco abbiamo sentito parlare molte volte e la storia di quell’arteria sembra essersi fermata, ma oggi i tempi possono essere maturi almeno per un nuovo prolungamento. È necessario seguire il modello Vittorio Veneto – Pian di Vedoia, per dare una prima svolta concreta senza archiviare un progetto strategico ed essenziale, specie in un momento in cui occorre guardare con più decisione agli scambi europei”. Lo dichiara il consigliere regionale Tommaso Razzolini, del Gruppo Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, membro della III Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, competente in politiche economiche. “Un collegamento autostradale completo tra Venezia e Monaco, raccordato con l’A4, – commenta Razzolini – non sarebbe solo un’infrastruttura strategica al servizio del turismo, ma un asse fondamentale per gli scambi commerciali. In una fase storica in cui è sempre più importante consolidare i rapporti con le economie vicine, questo tracciato avvicinerebbe in modo concreto il Nordest italiano ai mercati della Baviera e dell’Austria, territori con cui condividiamo vocazioni produttive, filiere manifatturiere e un forte dinamismo industriale”. “Agevolare i collegamenti significa ridurre le distanze tra distretti industriali e poli logistici, favorire l’interscambio di merci e servizi e creare nuove opportunità di crescita condivisa. Non si tratta solo di attrarre turisti, ma di rafforzare la cooperazione economica con aree che rappresentano partner naturali per il Veneto”. “Se l’opera complessiva richiede una volontà politica internazionale e locale condivisa, oltre ad ingenti risorse, può essere ragionevole valutare intanto un prolungamento capace di ‘sciogliere’ anche il collo di bottiglia di Longarone. Il 30 novembre 1994 venne inaugurato il tratto da Vittorio Veneto a Pian di Vedoia, dopo oltre vent’anni di stallo dall’apertura Conegliano–Vittorio Veneto del 2 dicembre 1972 e del precedente Mestre–Conegliano del 29 giugno 1972 – ricorda Razzolini-. Oggi, guardando a quelle conquiste, credo sia arrivato il momento di compiere un passo in avanti che porterebbe benefici a tutto il Cadore e al Veneto. Ogni fine settimana assistiamo a code e disagi che hanno spinto a chiudere strade di piccole località ai turisti di rientro dalla montagna: è giusto dare risposte ai residenti, ai turisti e al commercio. Se l’opera complessiva richiede ingenti somme, un prolungamento sarebbe più sostenibile e, una volta constatati i benefici, potrebbe spingere a realizzare l’intero progetto”.

(Regione Veneto)

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