I DUE ERANO GIA’ NOTI ALLA SQUADRA MOBILE DI PADOVA IN QUANTO SPECIALIZZATI NEI FURTI A BORDO DI AUTOVETTURE. I DUE ARRESTATI SONO SOSPETTATI DI ESSERE GLI AUTORI DI ALTRI EPISODI SIMILI, TRA CUI IL FURTO DI UNA BORSA CONTENENTE 20.000 EURO COMMESSO NELLE SCORSE SETTIMANE SEMPRE A BORDO DI AUTOVETTURA. CON LORO SONO STATI DENUNCIAT I FIGLI DI UNO DEI DUE, TROVATI AL MOMENTO DEL CONTROLLO A BORDO DELA STESSA AUTO, SU CUI SONO STATI RINVENUTI E SEQUESTRATI NUMEROSI ARNESI ATTI ALLO SCASSO.
La Questura di Padova ha arrestato nella notte tra mercoledì e giovedì scorso due uomini, entrambi di 43 anni, nati in provincia di Venezia e residenti in un campo nomadi di Padova, entrambi con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, che sono stati sorpresi a commettere un furto su autovettura in sosta in via Vigonovese.
In concorso con loro sono stati denunciati i due figli di 18 e 22 anni di uno dei due uomini, presenti durante il furto.
I due arrestati sono sospettati di essere gli autori di numerosi altri episodi simili verificatisi nelle ultime settimane a Padova.
Già nei giorni precedenti, infatti, gli investigatori della Squadra Mobile avevano individuato un’autovettura BMW grigio chiaro, sospettata di essere in uso a sconosciuti che si erano resi responsabili di alcuni furti aggravati a bordo di autovetture a Padova e nei comuni della prima cintura.
Lo studio del modus operandi dei criminali, delle loro abitudini, delle zone maggiormente colpite e una capillare attività di ricerca sul territorio, hanno permesso alla Squadra Mobile di intercettare il veicolo, con a bordo 4 persone, nel tardo pomeriggio di mercoledì mentre percorreva una via cittadina a bassa velocità.
I poliziotti hanno iniziato a seguire l’autovettura organizzandosi in più equipaggi che ne hanno seguito i movimenti per tutta la serata, notando che i loro spostamenti erano evidentemente finalizzati a monitorare le principali aree di sosta cittadine e le vie isolate, alla ricerca di qualche veicolo su cui commettere furti.
Difatti l’autovettura sospetta ad un certo punto si è fermata in via Vigonovese, nei pressi di un ristorante. Dall’auto è sceso uno degli occupanti che, dopo essersi avvicinato ad un’auto di grossa cilindrata accostata a lato strada, prelevava qualcosa dall’abitacolo dopo aver aperto velocemente lo sportello destro mentre la conducente era distratta da una telefonata e tornava poi rapidamente sull’auto da cui era sceso, dove lo attendevano i complici, prima di allontanarsi.
Raggiunta e fermata poco dopo l’auto sospetta, i più giovani che occupavano il sedile posteriore della BMW, si davano a precipitosa fuga e due poliziotti, dopo averli rincorsi per più di un chilometro, riuscivano a bloccarli.
Gli altri due occupanti del veicolo venivano identificati dai poliziotti che, a seguito di perquisizione, trovavano all’interno del veicolo una borsa da donna contenente circa 1000 euro e i documenti di una donna cinese, la proprietaria della Mercedes ferma poco prima in via Vigonovese, che veniva rintracciata e lamentava il furto della sua borsa dal sedile passeggero dove l’aveva appoggiata mentre era impegnata in una telefonata.
La perquisizione dell’auto dei ladri consentiva ai poliziotti di rinvenire nel veicolo numerosi arnesi atti allo scasso, punte da trapano e martelletti utilizzati per infrangere i vetri di auto e abitazioni, torce, guanti, mascherine e passamontagna utili per il travisamento durante i furti.
Accompagnati i quattro fermati in Questura i poliziotti hanno proceduto alla loro identificazione e all’arresto in flagranza del conducente e del passeggero, che materialmente aveva commesso il furto, mentre i due più giovani, figli di uno dei due, venivano denunciati in concorso con gli altri due per furto aggravato.
L’attività della Squadra Mobile è proseguita contestualmente in maniera incalzante, in quanto gli arrestati sono stati altresì indagati per furto aggravato, poiché ritenuti autori di un furto commesso con analoghe modalità la sera del 10 settembre scorso ai danni di un altro cittadino cinese cui è stata sottratta una borsa contenente 20000 Euro in contanti mentre stava effettuando rifornimento della propria auto ad un distributore di Corso Stati Uniti e un furto commesso il 12 settembre presso l’area di servizio Limenella quando ignoti infrangevano il vetro di un’autovettura di un turista olandese per asportargli uno zainetto contenente una macchina fotografica di valore e vari effetti personali, e numerosi altri episodi simili verificatisi in città e Provincia nelle ultime settimane.
Al termine degli atti in Questura i due arrestati sono stati ristretti presso la casa circondariale di Padova in attesa della convalida dell’arresto che si è tenuta nella mattinata di venerdì. All’esito dell’udienza, in attesa del processo, ai due arrestati è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di abituale dimora, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione in orario notturno.