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Aviaria, scattano le misure minime di prevenzione negli allevamenti

Influenza aviaria, con l’arrivo dell’autunno cresce l’attenzione negli allevamenti della bassa padovana per prevenire la diffusione del virus. Nelle zone più esposte e con una importante presenza di allevamenti, come la Bassa Padovana, dal 15 settembre sono state adottate le misure minime di prevenzione disposte dal Ministero della Sanità.

Scarica qui la comunicazione di Coldiretti sulle misure minime di prevenzione in vigore: aviaria misure prevenzione

La scorsa stagione la nostra provincia non ha registrato alcun caso, mentre nel resto della regione i focolai sono stati 24, un numero decisamente inferiore a quello degli anni passati proprio grazie alle misure di protezione e prevenzione adottate in stretta collaborazione con le autorità sanitarie. Come ogni autunno le prossime settimane l’attenzione sarà puntata anche sul passaggio degli uccelli migratori che possono essere vettore del virus dell’influenza aviaria.

Per rafforzare la consapevolezza e la preparazione degli allevatori sul tema cruciale della biosicurezza, con particolare attenzione agli aspetti gestionali e comportamentali all’interno degli allevamenti, la Consulta Avicola di Coldiretti Veneto sta organizzando una serie di incontri informativi sul territorio regionale, il primo dei quali si è tenuto

Il percorso formativo della Consulta avicola di Coldiretti – che toccherà nei prossimi giorni alcune delle aree a più alta densità zootecnica del Veneto, tra cui Verona, Padova, Vicenza e Rovigo – si propone come strumento di aggiornamento e prevenzione in vista dell’arrivo della stagione autunno-invernale, periodo in cui il rischio sanitario legato alla diffusione di patologie infettive negli allevamenti aumenta in modo significativo

“L’obiettivo di queste riunioni – spiega Cristina Zen, presidente della Consulta Avicola Coldiretti Veneto – è quello di mantenere sempre alto il livello di attenzione degli operatori del settore, offrendo strumenti concreti per una gestione responsabile e sicura delle aziende avicole. La biosicurezza non è solo una questione di normative, ma è prima di tutto una cultura, una prassi quotidiana che va condivisa e costantemente aggiornata”.

Per questo motivo, la Consulta ha coinvolto come relatore tecnico il dottor Salvatore Catania, direttore della sezione di Verona dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, che porta un contributo scientifico e operativo sulle buone pratiche da adottare e sulle misure di prevenzione da potenziare in modo mirato nei prossimi mesi.

“Gli incontri rappresentano anche un’occasione per un confronto diretto tra gli allevatori, i tecnici e i rappresentanti del sistema Coldiretti,- aggiunge Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova – in un’ottica di collaborazione e miglioramento continuo delle condizioni di sanità animale e sicurezza alimentare. L’influenza aviaria è un fenomeno complesso, reso ancora più critico dai cambiamenti climatici che vanno a modificare il comportamento migratorio dei selvatici che sono i vettori della malattia.  Grazie al lavoro di squadra consolidato in questi anni con le autorità possiamo affrontare le difficoltà e garantire un futuro sostenibile alla nostra avicoltura. Resta alta anche l’attenzione sulla partita degli indennizzi per le aziende che gli scorsi anni con straordinario senso di responsabilità, avevano scelto di azzerare temporaneamente la presenza di animali negli allevamenti per la tutela dell’intera filiera”.

(Coldiretti Treviso)

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