Cestari (Lega-LV): “Polesine Terra Emersa alla Mostra del Cinema, il territorio e la settima arte mai così vicini in nome della cultura e dell’inclusione sociale”

01 settembre 2025

(Arv) Venezia 1 set. 2025 –    “Da decenni il Polesine ha un rapporto molto stretto con la settima arte. L’associazione Polesine Terra Emersa di Adria lo attesta e lo incoraggia sin dalla sua costituzione e stavolta lo fa con ulteriori iniziative. Una è ‘Greenways Movie Map’, atta a valorizzare i personaggi e i luoghi polesani legati al cinema, attraverso pannelli informativi dotati di mappa nonché con QR code installati in quelle che furono le principali location di tanti. Un’altra consiste nella realizzazione di un cortometraggio dedicato all’inclusione sociale. Ma queste ultime proposte sono solo tasselli di tanti progetti che comprendono laboratori didattici per le scuole, mostre a tema e la gestione di una biblioteca interna. Pertanto, ringrazio il suo staff, a partire dalla presidente Silvia Nonnato, che porta avanti tutto questo”. Così il consigliere regionale Laura Cestari (Lega – Liga Veneta), che ha introdotto l’associazione in questione alla Mostra del Cinema al Lido.“Il perché di una realtà culturale di questo tipo – commenta Cestari – è giustificato dal numero di pellicole girate nel Rodigino: dai capolavori del neorealismo come ‘Il grido’ di Michelangelo Antonioni e ‘Paisà’ di Roberto Rossellini fino a ‘La giusta distanza’ di Carlo Mazzacurati e la commedia ‘Cornetti alla crema’, la storia del cinema italiano ha fatto più volte tappa tra l’Adige e il Po’. Terra Emersa ne conserva la memoria, grazie a una biblioteca interna comprensiva di ben 7mila documenti, tra cui quelli dell’archivio ‘L’immagine in movimento’, e grazie alle convenzioni con le scuole del territorio e all’allestimento di mostre come ‘Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi’. È la dimostrazione, in altre parole, che per fare concretamente cultura occorre fare sistema con il territorio. In questo modo, ne beneficiano direttamente i cittadini, a partire dalle giovani generazioni che si sentono coinvolte e tengono a distanza il disagio e la cultura stessa si trasforma in una forma di inclusione sociale”.

(Regione Veneto)

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