Chikungunia e altre malattie trasmesse da vettori. Aggiornamento casi autoctoni in Veneto. Nessun paziente attualmente ricoverato

(AVN) Venezia 24 settembre 2025

 

Ad oggi i casi autoctoni di chikungunya registrati nel focolaio veronese sono 59, di cui 49 confermati. Le aree maggiormente interessate risultano essere i Comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella e San Pietro in Cariano. Negli ultimi giorni si sono aggiunti casi isolati anche nei Comuni di Verona – B.go Milano, Settimo di Pescantina. Proseguono senza interruzioni le attività di prevenzione secondo le indicazioni regionali, con l’avvio di interventi di disinfestazione mirati e azioni porta a porta nei territori interessati, al fine di contenere la presenza di zanzare e tutelare la salute della comunità. Nessun paziente è allo stato attuale ricoverato.

 

Lo comunica la Direzione Prevenzione della Regione Veneto che continua a monitorare la situazione dei casi autoctoni di malattie trasmesse da vettori e che oggi ha pubblicato il Bollettino regionale “Sorveglianza delle malattie trasmesse da vettore” n. 10/2025, che riporta anche i casi autoctoni di West Nile e di TBE.

 

Il Bollettino indica che dall’inizio della stagione vettoriale, sono stati registrati 86 casi di febbre da west nile di cui 48 casi confermati e 33 casi di malattia neuroinvasiva di cui 28 confermati. Per quanto riguarda l’encefalite virale da zecca i casi registrati sono 19 di cui 12 confermati e infine 8 casi di Toscana virus di cui 7 confermati. Per quanto riguarda le arbovirosi di importazione sono stati notificati 27 casi di dengue di cui 24 confermati e 7 casi confermati importati di Chikungunya.

 

Per rimanere aggiornati sui casi della Regione Veneto e del territorio nazionale è possibile consultare i bollettini regionali pubblicati settimanalmente sul sito https://www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi e visionare la dashboard Arbovirosi Nazionale https://www.epicentro.iss.it/arbovirosi/dashboard.

 

Si ricorda che la chikungunya non si trasmette da persona a persona, ma esclusivamente attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes infette. È importante mantenere comportamenti di prevenzione per ridurre il rischio di punture di zanzara, come l’uso di repellenti cutanei anche durante il giorno, l’installazione di zanzariere alle finestre e porte e l’eliminazione delle raccolte di acqua stagnante dove le zanzare possono riprodursi.

 

Comunicato SANITA’

(Regione Veneto)

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