02 settembre 2025
(Arv) Venezia 2 set. 2025 – “È quasi commovente. La querelle sulla data del voto per le elezioni regionali in Veneto che il presidente Zaia sta portando avanti da mesi è ormai fuori dalla logica. Zaia continua a tenere bloccato il sistema politico regionale, non per le sue abilità politiche ma forzando le sue prerogative istituzionali”. Commenta così Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico, l’ennesima fumata nera sulla definizione della data del voto per le regionali in Veneto.
“Sotto il profilo umano è comprensibile – aggiunge Camani – dopo 15 anni di potere assoluto è difficile rassegnarsi all’irrilevanza. Ha provato a resistere, prima insistendo per poter avere il quarto mandato, poi tentando di prorogare la legislatura spostando di sei mesi il voto. Ora prova a giocarsi l’ultima carta. Tocca al Presidente di Regione dire quando si vota, all’interno della finestra indicata dalla legge nazionale. E dunque Zaia prova ad utilizzare questa prerogativa per continuare a stare in un campo da gioco che ormai lo vede escluso. Dispiace per questo atteggiamento, comprensibile sul piano umano ma molto discutibile sul piano politico, che tiene in scacco il sistema democratico veneto. Un fatto grave che racconta dell’aria da fine impero che si respira in Regione”, conclude Camani.
