Nel corso della giornata di ieri, gli Operatori della Squadra Mobile, sezione “Reati contro il patrimonio”, della Questura di Vicenza, durante la quotidiana attività finalizzata a reprimere furti e rapine, in particolare ai danni di operatori nel settore orafo, rintracciavano un’autovettura bianca con tre persone sospette a bordo.
Dopo un breve pedinamento in autostrada A4, iniziato al casello di Vicenza Est, gli Operatori decidevano di fermare, prima del casello di Vicenza Ovest, il veicolo per un controllo ma il conducente, ignorando l’alt, iniziava a tenere una guida spericolata; con tale manovra metteva a repentaglio la loro stessa sicurezza, quella degli Operanti e quella degli utenti della strada, vista la velocità raggiunta, di circa 170 km orari, e l’intenso traffico presente in autostrada. Nonostante i dispositivi di emergenza acustici e visivi, attivati dagli Agenti, l’automobile procedeva la marcia uscendo al casello autostradale di Montecchio Maggiore (VI), omettendo il pagamento. Sul raccordo d’uscita del casello di Montecchio Maggiore-Brendola la vettura veniva, finalmente, fermata. Alla guida si trovava un cittadino italiano, 23enne incensurato, sedicente e senza patente di guida a seguito. I due passeggeri, invece, venivano identificati rispettivamente in un 22enne e un 23enne, gravati da segnalazioni e precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona, e resistenza a p.u.
Tutti e tre venivano muniti di foglio di Via obbligatorio emesso dal Questore di Vicenza ed indagati in stato di libertà per il reato di resitenza a p.u.
* “Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.