Pellegrinaggio giubilare diocesano – 26 settembre 2025

Qualche pullman ha iniziato il viaggio alle 5.30, ma per lo più i 17 pullman di pellegrini sono partiti per vivere il Giubileo a Roma attorno alle 6.30 da vari punti della diocesi. Gli oltre 800 pellegrini sono di età e condizioni molto diverse: dai bambini agli anziani, ma anche ammalati – anche gravi – accompagnati da volontari dell’Unitalsi. Due dei 17 pullman sono dedicati a questa importante realtà che a Vicenza conta una sottosezione davvero vivace, tanto che per il Giubileo hanno portato 125 persone, fra queste ci sono 25 volontari, 2 medici, 4 infermiere, 1oss, 2 sacerdoti dell’Unitalsi.

Sono presenti il vescovo Giuliano, 20 preti, i seminaristi, un coro con oltre 30 voci. Sono presenti molte coppie, una ha celebrato i 49 anni di matrimonio proprio oggi, ma anche famiglie giovani con i propri figli: due fratelli gemelli, Loris e Denis, sono tornati infatti per il Giubileo a Roma dopo 25 anni insieme alle rispettive mogli e ai figli, due per famiglia. Molte le storie che sono tessute in un sottobosco ricchissimo: una buona parte sono operatori pastorali, ma molti sono anche semplici fedeli che desideravano tanto poter vivere il Giubileo e così hanno approfittato della proposta diocesana.

La giornata odierna, 26 settembre, è stata per lo più occupata dal viaggio, ma c’è stato ampio spazio anche per il passaggio della Porta Santa, la Messa e un tempo libero di visita o riposo nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. La Messa è stata presieduta dal Card. Fabio Baggio, bassanese di origine e attualmente Sottosegretario al Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale. Nell’omelia Baggio ha ricordato come l’attuale tempo storico molto difficile potrebbe indurre ad essere “disperati proprio nell’anno del Giubileo della speranza”. Il vangelo proposto [le letture sono state prese dalla liturgia del Giubileo] ricorda che, anche oggi, si è chiamati ad ascoltare il profeta Isaia che annuncia un anno di Grazia.

«Avranno pensato a chi fosse Gesù, dal momento che lo conoscevano e sapevano da dove venisse, ma che cosa avrà avuto di importante da dire?», ha sottolineato il Cardinale.

«E Gesù continua a dirlo anche a noi: sono qui per salvarvi. Gesù è qui e scrive dritto sulle nostre righe storte.
Nonostante tutto il Regno di Dio va costruendosi e lo vediamo solo con gli occhi della fede. Per questo speriamo. Altrimenti, se non crediamo, vana è la nostra speranza – ha continuato Baggio – La nostra deve essere una speranza attiva. Dobbiamo chiederci cosa sto facendo io per portare la libertà agli oppressi? Il Regno si costruisce proprio con il nostro contributo, nelle piccole cose quotidiane. Come portiamo la speranza? La giustizia? La pace? Chiediamo aiuto allo Spirito», ha concluso il porporato.

Il pellegrinaggio diocesano giubilare continua domani mattina con l’udienza di papa Leone.

Naike Monique Borgo

(Diocesi di Vicenza)

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