Fra le iniziative della 23° edizione del Tocatì, il Festival del Gioco di Strada tenutosi lo scorso weekend, l’avvio di un percorso fatto di incontri, confronti, iniziative formative aperte a volontari, educatori, insegnanti e genitori, con l’obiettivo di ri-umanizzare l’educazione. E nel 2026, a Verona, la Biennale Internazionale Convergence(s) pour l’Education Nouvelle. Ce ne parla Claudio Tosi, Segretario della Fit Cemea e Vicepresidente del CSV Lazio.
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Bambini e genitori giocano sui tavoli nel prato fuori il CSV Centro di Servizio per il Volontariato di Verona. È domenica, ma tesoriere e coordinatrice sono qui, insieme a un’equipe di giovani operatori e volontari, e partecipano attivamente alla 23° edizione del Tocatì, il Festival del Gioco di Strada che anima tutto il quartiere di Veronetta e riempie strade, piazze e parchi di giocatori di ogni età in un clima di incontro e condivisione.
Con immediatezza Cinzia Brentari ci ha aperto le porte e con affetto gentile Alberto Speciale ci accoglie nella sede del CSV Verona, augurando che aver scelto questo luogo sia un segno dell’intento di approfondire la relazione e augurandoci successo per l’importante iniziativa che presentiamo davanti a educatori, insegnanti, responsabili associativi e volontari: la Biennale Internazionale Convergence(s) pour l’Education Nouvelle, il festival internazionale dell’educazione attiva che il prossimo anno svolgerà la sua Vª edizione qui a Verona, dal 27 ottobre al 2 novembre, radunando centinaia di educatori da 26 Paesi di 4 continenti.
Il tema centrale della Convergence(s) 2026 sarà “Ri-umanizzare l’educazione”, scelto per riflettere e scambiare pratiche educative per reagire a processi sempre più profondi di esclusione, omologazione e violenza che caratterizzano le relazioni tra Stati e persone e determinano un’involuzione dei principi di ascolto, solidarietà e cooperazione essenziali per un’educazione emancipatrice, capace cioè di realizzare il mandato costituzionale di rimuovere gli ostacoli al pieno sviluppo della personalità e la piena partecipazione alla vita sociale della collettività.
Anche Diego Caloi, del direttivo dell’AGA Associazione Giochi Antichi, è convinto che una più grande e continua collaborazione sarà possibile e auspicabile visto che c’è una forte relazione tra il gioco e l’educazione umanizzante ed emancipatrice: entrambi costruiscono comunità capaci di incontrarsi intorno a esperienze tanto profonde quanto semplici, collegando saperi e generazioni tramite la relazione e il confronto.
Convergence(s) è promosso da 26 associazioni educative di cui 3 reti internazionali – FICEMEA, FIMEM e LIEN – e ha idealmente rilanciato la grande alleanza educativa che nel 1921, dopo l’immane tragedia della guerra, vide educatori e educatrici da tutto il mondo unirsi per fondare un’educazione che promuovesse la pace e la reciproca convivenza. Anche oggi sentiamo forte questa esigenza, da ribadire con ancora più forza per evitare che l’educazione sia al contrario usata per inculcare idee di predominio, di gerarchia tra provenienze e culture, di esclusione delle minoranze e criminalizzazione del dibattito.
Proprio in quest’ottica è arrivato il messaggio di Mao Valpiana, il presidente del Movimento Nonviolento che, ricordando l’insegnamento di Capitini, ha auspicato di costruire una vera partnership per dare spazio ai valori e alle pratiche della nonviolenza dentro la Biennale e rafforzare una pedagogia democratica e solidale, basata sull’apprendimento attivo e sul coinvolgimento, per un’apertura all’incontro profondo con l’altro, senza dominio e priva di violenza.
Il Polo europeo della conoscenza, un’importante rete di scuole che continuamente progetta e organizza formazione per rendere gli insegnanti consapevoli del proprio ruolo sociale, con oltre 4000 scuole in Italia e nel mondo; il Movimento di Cooperazione Educativa, membro della FIMEM, che diffonde le metodologie di Freinet nella scuola; la Federazione Italiana dei CEMEA, che al fianco e fuori della scuola pratica e diffonde l’educazione attiva nei contesti di vita e di cura, sono i tre enti che hanno assunto la responsabilità di portare avanti l’organizzazione di Convergence(s) 2026.
Ma non sono soli, il Comune di Verona è partner e sostenitore di questo percorso, che sarà ospitato alla Gran Guardia, con l’Assessore La Paglia in prima linea, e con tutti gli uffici coinvolti e coesi per riuscire a fare di questo appuntamento un incontro dell’intera città con idee, pratiche e riflessioni sull’educazione che rinforzino i legami nelle comunità, tengano insieme le generazioni, liberino la potenzialità di alunni e giovani, diano una nuova vitalità ai contesti educativi.
Da oggi comincia un percorso, fatto di incontri, confronti, iniziative formative aperte a volontari, educatori, insegnanti e genitori, con un obiettivo determinato e pacifico: ri-umanizzare l’educazione.
Claudio Tosi
Segretario Fit Cemea
Vicepresidente CSV Lazio