QUESTURA DI PADOVA: LA POLIZIA DI STATO SGOMBERA EDIFICIO OCCUPATO IN ZONA STAZIONE.

RINTRACCIATI ALL’INTERNO SETTE CITTADINI NORDAFRICANI, 6 DEI QUALI IRREGOLARI ED UN CITTADINO ITALIANO, TUTTI SENZA NFISSA DIMORA, CHE OCCUPAVANO ABUSIVAMENTE LO STABILE: GIACIGLI DI FORTUNA TRA INDUMENTI GETTATI A TERRA, AVANZI DI CIBO, EFFETTI PERSONALI VARI, ESCREMENTI E SPAZZATURA DI OGNI TIPO. DOPO LO SGOMBERO IMMOBILE RESTITUITO AI PROPRIETARI E MESSO IN SICUREZZA.

Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio disimpegnati dalle pattuglie della Questura di Padova, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti, nella mattinata di venerdì 29 agosto, sono intervenuti in via Fra’ Paolo Sarpi, al fine di verificare una situazione di occupazione abusiva all’interno di una palazzina attualmente in disuso.

Infatti, nella primissima mattinata di venerdì 29, i poliziotti procedevano al controllo dell’edificio in zona Stazione, dove i poliziotti avevano notato come, nei giorni precedenti, fosse stato aperto mediante danneggiamento delle travi in legno a chiusura della porta di accesso, poste da parte dei proprietari dello stabile, una ditta con sede legale a Padova.

Giunti sul posto, gli agenti riscontravano effettivamente la forzatura dell’ingresso e, una volta entrati all’interno della palazzina, composta da tre piani, ne riscontravano l’occupazione abusiva, accertando la presenza di numerosi giacigli di fortuna e di 8 persone che vi si erano stabilite.

Lo stato dei luoghi confermava come vi fosse la presenza di bivacco già da tempo e, sicuramente, da parte di più soggetti, il tutto in condizioni proibitive per gli stessi occupanti.

Infatti, oltre ai giacigli, i poliziotti rinvenivano indumenti gettati ovunque, avanzi di cibo, effetti personali vari, bottiglie vuote, altre bottiglie piene di urina, escrementi e spazzatura di ogni tipo, che facevano apparire il luogo ormai assimilabile ad una vera e propria discarica, con una condizione igienico-sanitaria inesistente.

Al momento del controllo venivano rintracciati 7 cittadini stranieri ed un cittadino italiano, tutti sprovvisti di validi documenti identificavi e, pertanto, si procedeva ad accompagnarli in Questura.

Una volta negli uffici gli 8 occupanti abusivi venivano identificati per 7 cittadini nordafricani 6 dei quali irregolari ed un italiano.

Veniva contattata la proprietà della palazzina, una ditta con sede legale a Padova, con il legale rappresentante che presso gli Uffici della Questura formalizzava la denuncia per occupazione aggravata, provvedendo altresì alla rimozione dei giacigli e alla messa in sicurezza dello stabile, ripristinando la chiusura della porta di ingresso forzata dagli occupanti.

Acquisita la querela da parte della proprietà della struttura, per il fatto di aver occupato l’edificio di via Sarpi sono stati tutti e 8 denunciati per invasione di edifici e di terreni e per l’occupazione arbitraria, così come previsto dal Decreto Sicurezza, D.L. 48/2025.

Gli occupanti dai riscontri in banca dati e dagli accertamenti AFIS, nello specifico, sono risultati essere un 50enne cittadino marocchino irregolare, entrato in Italia clandestinamente in data anteriore al 1998, che non ha mai fatto richiesta di regolarizzazione sul territorio e che è stato già deferito più volte all’Autorità Giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, per possesso ingiustificato di armi, resistenza a pubblico ufficiale e furto, reati per i quali è stato più volte ristretto in carcere dal 2004 al 2021.

Un 33enne marocchino irregolare, entrato clandestinamente in Italia nel 2007 dalla frontiera di Ventimiglia, a cui era stato concesso un permesso di soggiorno per minore età e l’Ufficio Immigrazione di Padova nel 2017 gli aveva rigettato il rinnovo del suddetto titolo per pericolosità sociale a causa dei numerosi precedenti a carico per detenzione di sostanze stupefacenti, immigrazione clandestina, rapina, furto in abitazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. A gennaio 2025, era stato collocato presso il CPR di Potenza, con provvedimento del Questore di Padova, da cui era stato dimesso per motivi sanitari e munito di Ordine a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, provvedimento rimasto inadempiuto.

Due fratelli marocchini di 28 e 45 anni irregolari, il primo risulta trovarsi in Italia da giugno, mentre il 45enne dal 1997, con ingresso irregolare dalla frontiera di Ventimiglia. Rimasto clandestino per circa 25 anni, il 45enne aveva formalizzato istanza di Protezione Internazionale nel 2024, rigettata dalla competente Commissione Territoriale per manifesta infondatezza. A suo carico risulta una denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Un 52enne marocchino irregolare, con una segnalazione in Italia per la prima volta a Chioggia nel 2022 e mai regolarizzatosi sul territorio.

Un 40enne algerino irregolare, controllato per la prima volta a Padova 10 giorni fa e munito di Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, provvedimento a cui risulta oggi inottemperante.

Un 33enne egiziano entrato irregolarmente a Siracusa nel 2023 e contestualmente respinto, rientrato l’anno successivo formalizzando una richiesta di Protezione Internazionale tuttora in trattazione da parte della competente Commissione Territoriale.

Nei suoi confronti il Questore ha attivato la procedura di avvio di revoca del permesso, essendo peraltro persona attualmente priva di attività lavorativa.

Un cittadino italiano, originario della provincia di Padova, con a carico un precedente di polizia per porto abusivo di oggetti ad offendere già destinatario di del Foglio di via obbligatorio da Padova adottato dalla Divisione Anticrimine della Questura a febbraio 2025 e per la cui violazione lo stesso verrà denunciato.

All’esito degli accertamenti e dopo la verifica della loro posizione sul territorio nazionale da parte dell’Ufficio Immigrazione, il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio ha disposto il collocamento presso il CPR di Gradisca d’Isonzo, per il 40enne algerino ed il 50enne marocchino, ove sono stati accompagnati, già nel pomeriggio di venerdì 29 agosto, da personale della Questura e per il richiedente Asilo l’avvio del procedimento di revoca del permesso di soggiorno.                             

Gli altri cittadini stranieri risultati anch’essi irregolari sul territorio nazionale, essendo stato accertato che avessero la scabbia e quindi per motivi sanitari non fossero collocabili presso un CPR, sono stati segnalati per immigrazione clandestina e violazione di precedenti Ordini del Questore a lasciare il territorio dello Stato, e quindi muniti di un nuovo Ordine del Questore a lasciare il Paese entro 7 giorni.

(Questura di Padova)

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