LA POLIZIA DI STATO ARRESTA IN CENTRO A BOLOGNA DUE UOMINI CILENI, IRREGOLARI SUL TERRITORIO ITALIANO, DI 57 ANNI E DI 55 ANNI, AUTORI IN CONCORSO DI TRE FURTI AGGRAVATI DI MERCE CHE SOTTRAEVANO AD ALTRI TRASPORTATORI, FINGENDOSI A LORO VOLTA DEI CORRIERI

IN TOTALE SONO 17 I COLLI SEQUESTRATI DALLA SQUADRA MOBILE DI PADOVA, CONTENENTI SVARIATA MERCE TRA CUI SCARPE DI MARCA, CHAMPAGNE, VINO, PROFUMI E PRODOTTI DI ESTETICA PER UN VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA 15.000. I DUE ERANO GIA’ NOTI ALLA SQUADRA MOBILE DI PADOVA IN QUANTO SPECIALIZZATI NELLA COMMISSIONE DI QUELLA TIPOLOGIA DI FURTI, TRA CUI UNO COMMESSO IN CENTRO A PADOVA IL 10 SETTEMBRE SCORSO AI DANNI DI UN ALTRO CORRIERE CHE TRASPORTAVA, TRA L’ALTRO, MERCE PER NEGOZI DI LUSSO, PER UN VALORE DI CIRCA 30.000€. AL MOMENTO DELL’ARRESTO I DUE UOMINI SONO STATI TROVATI IN POSSESSO DI ARNESI ATTI ALLO SCASSO, COME CHIAVI E GRIMALDELLI, OLTRE AD UNO JAMMER, OVVERO UN DISTURBATORE DI FREQUENZE RADIO, USATO PER IMPEDIRE LA CHIUSURE DELLE PORTE DEI VEICOLI, NONCHE’ DIVERSI DOCUMENTI DI IDENTITA’, POI ACCERTATI ESSERE FALSI, TRA CUI UN PASSAPORTO PERUVIANO, ESIBITI AGLI STESSI OPERATORI DI POLIZIA CHE HANNO PROCEDUTO ALL’ARRESTO PUR DI CELARE LA LORO ESATTA IDENTITA’. SOTTOPOSTI A GIUDIZIO DIRETTISSIMO, L’AUTORITA’ GIUDIZIARIA FALSINEA, CONVALIDATI GLI ARRESTI, HA DISPOSTO PER ENTRAMBI L’OBBLIGO DI DIMORA NEL QUARTIERE DOVE HANNO DICHIARATO DI ABITARE A MILANO E L’OBBLIGO DI PRESENTAZIOEN ALLA POLIZIA GIUDIZIARIA.

Nella tarda mattinata di giovedì 2 ottobre, gli agenti della Squadra Mobile di Padova hanno arrestato in pieno centro a Bologna due uomini di nazionalità cilena, di 57 e 55 anni, irregolari sul territorio nazionale ed in Italia senza fissa dimora, entrambi con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, che sono stati sorpresi dai poliziotti mentre commettevano un furto su di un furgone di trasportatori, di scatole e colli, precisamente 4, contenenti 28 scatole di profumi multimarca e prodotti di estetica destinati ad una profumeria ubicata nel centro cittadino, oltre alla ricettazione di altri colli, precisamente 13, contenente diverso materiale, tra cui scarpe firmate, champagne e vino,  asportati nella stessa mattinata ad altri ignari corrieri a Bologna e destinati ad altre attività commerciali li ubicate, per un danno economico accertato di circa 15.000€ (prezzo di acquisto per il rivenditore).

I due arrestati sono sospettati di essere gli autori di altri episodi simili, tra cui quello verificatisi in data 10 settembre 2025 in centro a Padova, dove sono stati asportati numerosi colli contenenti abbigliamento ed accessori di marca, per un valore di circa 30.000€, fatto avvenuto in danno di altro spedizioniere, mentre era intento a scaricare materiale ad un negozio di articoli firmati.

Già nei giorni precedenti all’arresto, quindi, gli investigatori della Squadra Mobile, avevano individuato il veicolo usato per trasportare la merce trafugata ai corrieri in centro a Padova, ovvero un Fiat Doblò di colore bianco, intestato a un soggetto “prestanome”, che veniva parcheggiato a distanza, per impedire di collocare il mezzo al luogo del furto.

Lo studio del modus operandi dei criminali, delle loro abitudini, delle zone maggiormente colpite e una capillare attività di ricerca sul territorio, anche nelle Regioni limitrofe, hanno permesso alla Squadra Mobile di intercettare il veicolo con a bordo i due soggetti nella mattinata di giovedì, mentre girava a Bologna.

I poliziotti patavini, organizzandosi con più operatori “sotto copertura”, hanno quindi iniziato ad osservare il furgone, seguendolo sino a quando veniva posizionato in sosta in un’area di parcheggio pubblico e hanno poi pedinato i due soggetti poi arrestati nel centro felsineo.

 Per non destare sospetti, uno dei due malfattori, ovvero chi materialmente ha commesso il furto, era vestito con una divisa da corriere e un carrellino portapacchi, usato, appunto, per recuperare merce trafugata a bordo di furgoni consegnatari.

Un secondo malfattore, vestito invece in modo elegante, fungeva da “palo”, camminando a piedi in quel centro cittadino e segnalando all’occorrenza altri eventuali trasportatori per la consumazione di altri furti.

Gli agenti della Squadra Mobile ad un certo punto hanno notato che uno dei due uomini, il “finto corriere”, si avvicinava ad un furgone e, utilizzando uno strumento fraudolento, ovvero una chiave idonea ad aprire portelloni dei camion/furgoni, violava un furgone e sottraeva alcuni colli, poi accertati contenere numerosi profumi e prodotti di estetica, e senza perderlo di vista, notavano lo stesso riavvicinarsi al proprio furgone, aprirlo e riporvi il suddetto materiale. A bordo del mezzo, i poliziotti intravedevano altri colli.

Effettuata l’illecita operazione il “finto corriere”, con la supervisione del “palo”, si guardavano intorno alla ricerca di una nuova “preda”.

I poliziotti decidevano a quel punto di intervenire e bloccarli in sicurezza, nel momento in cui il finto corriere tentava di avvicinarsi con il carrello ad un altro furgone.

 In seguito a perquisizione personale e veicolare, a bordo del mezzo venivano trovati numerosi colli e scatole, tutti frutto dei colpi effettuati quella mattinata, il cui contenuto veniva poi posto sotto sequestro.

Nel dettaglio, i colli contenevano 78 paia di scarpe di diverse marche, per un valore commerciale di circa 10.000 Euro, una ventina di bottiglie di champagne per un valore all’ingrosso di 700 Euro e profumi e prodotti estetici per un valore all’ingrosso di circa 4.000 Euro.

Venivano tempestivamente individuate le attività commerciali a cui i pacchi erano diretti e, d’intesa con l’Autorità bolognese, dopo aver raccolto le querele/denunce per furto dei rivenditori, nel corso della medesima giornata, la merce veniva già restituita agli aventi diritto, i quali già nei mesi precedenti avevano lamentato ammanchi simili che andavano a gravare di non poco sulle loro attività commerciali.

 Inoltre gli arrestati all’atto del controllo esibivano, evidentemente per nascondere la loro reale identità in quanto anche irregolari sul territorio nazionale, alcuni documenti di identità falsi rilasciati da Autorità estere, tra cui un passaporto peruviano.

Pertanto, uno dei due, il 55enne trovato in possesso del documento falso valido per l’espatrio, veniva tratto in arresto anche per questo reato.

I due soggetti, inoltre, nel corso delle operazioni di perquisizione veicolare, venivano trovati in possesso di numerosi arnesi e manufatti atti allo scasso ed utilizzati per aprire portiere di veicoli, nonché di un jammer, ovvero un disturbatore di frequenza funzionante, utilizzato, in virtù delle onde radio generate, per bloccare le comunicazioni wireless, impedendo così la chiusura delle portiere dei veicoli per facilitare le operazioni di furto. Pertanto, gli stessi sono stati indagati anche per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.

 Gli arrestati sono stati altresì indagati anche per furto aggravato, poiché ritenuti autori di un furto commesso con analoghe modalità appunto la mattinata del 10 settembre scorso ai danni di un altro corriere di plichi di prodotti di marca in centro a Padova, per un valore di circa 30.000€.

Significativo il curriculum criminale dei due: il 57enne è stato arrestato più volte, proprio in concorso con il complice 55enne, per furto aggravato e ricettazione in varie città del nord-Italia, tra cui Milano, Cremona e Bolzano; colpi messi a segno a partire dal 2019 sino al duplice arresto effettuato dagli agenti della Squadra Mobile di Padova.

Al termine degli atti in Questura a Bologna i due arrestati, come disposto dall’Autorità giudiziaria falsinea, sono stati ristretti presso le camere di sicurezza in attesa di giudizio direttissimo, che si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre.

All’esito del giudizio, convalidati gli arresti, l’Autorità giudiziaria ha disposto per entrambi la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel quartiere milanese in cui hanno riferito di dimorare e l’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria

(Questura di Padova)

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