
Nel pomeriggio del 29 ottobre 2025 a seguito di una segnalazione giunta sul numero di emergenza 113, gli Agenti della Squadra Volante della Questura di Vicenza intervenivano presso una ditta orafa sedente in città, dove il titolare aveva sorpreso un dipendente che si era appropriato di materiale prezioso.
Sul posto, gli Operatori della Polizia di Stato appuravano che i titolari della ditta, a seguito di continui ammanchi di preziosi semilavorati, avevano chiesto ai dipendenti di sottoporsi ad un controllo a sorpresa al metal detector e, in questa fase, uno degli stessi si era precipitato in bagno con il pretesto di lavarsi le mani. Tuttavia, attraverso le telecamere di sicurezza appositamente installate, lo stesso dipendente veniva visto nascondere dei semilavorati in oro all’interno di un rotolo di carta igienica.
Il materiale prezioso, successivamente recuperato da uno dei titolari, risultava essere oro 750 del peso complessivo di 104.5 grammi.
Gli Agenti della Squadra Volante procedevano quindi a perquisizione personale rinvenendo ulteriore materiale prezioso, del peso complessivo di 44,6 grammi, che l’impiegato infedele aveva occultato all’interno della sua borsa termica porta pasto.
L’autore del furto, cittadino italiano nato nel 1969, veniva indagato in stato di libertà per rispondere del reato di furto.
* “Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.

