
Il gazebo della Questura di Belluno in centro
Ieri mattina, 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Questura di Belluno era presente in piazza dei Martiri con un gazebo informativo sull’argomento. L’occasione, ancora una volta, ha consentito di avvicinare la cittadinanza per spiegare quali sono i segnali della violenza di genere, come si manifesta e quali sono gli strumenti normativi e di ascolto che sono stati istituiti per aiutare le donne a prendere innanzitutto consapevolezza di ciò che subiscono e, conseguentemente, a chi rivolgersi. Come ogni anno è stato realizzato dal Ministero dell’Interno un opuscolo che raccoglie o i dati statistici attinenti al fenomeno, ma , racconti di donne che si sono rivolte alla Polizia di Stato per uscire dalla spirale di violenza e soprusi, nonché i numeri di aiuto e l’App “YouPol”, creata per favorire le segnalazioni e far emergere il sommerso.
Inoltre, nel corso della mattinata oltre un centinaio di studenti degli istituti di istruzione superiore del capoluogo si sono alternati al gazebo della questura: il questore Della Rocca e le agenti hanno sottolineato in particolar modo ai giovani che è importante prestare attenzione di ciò che avviene, ad esempio, ad un’amica, ad una compagna di classe, perché il non poter uscire con le amiche, non avere la libertà di vestirsi come si preferisce per compiacere un fidanzato ecc., rappresentano dei campanelli d’allarme che devono spingere chi è vicino a riferire ad un adulto quanto sta accadendo.
Con i giovani studenti è stato affrontato anche l’ambito della violenza informatica con riferimento particolare al “revenge porn”, che spesso coinvolge adolescenti inconsapevoli dei rischi che corrono nello scambio di immagini e video a contenuto intimo. E’ importante, se si è vittime di questo reato, chiedere aiuto alle forze dell’ordine e non vergognarsi di quanto si sta subendo.
Agli studenti è stato messo a disposizione un cartellone dove, sotto l’hashtag della campagna permanente della Polizia di Stato #questononèamore, hanno potuto scrivere liberamente un pensiero legato alla giornata del 25 novembre
