AMBIENTE: COLDIRETTI, BENE DECRETO ACQUE REFLUE CONTRO DANNI SICCITA’

AMBIENTE: COLDIRETTI, BENE DECRETO ACQUE REFLUE CONTRO DANNI SICCITA’
Rilanciare piano invasi con sistemi di pompaggio per garantire una piena disponibilità idrica alle aziende.

Salvan, Coldiretti Rovigo: “Accogliamo favorevolmente la notizia,

da scongiurare una situazione come quella del 2022″


Il decreto sulle acque reflue approvato dal Consiglio dei Ministri è importante per garantire un corretto utilizzo di tutte le risorse idriche disponibili, aumentando i volumi a disposizione delle aziende agricole rispetto alle problematiche legate ai cambiamenti climatici. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il provvedimento approvato in CdM su iniziativa del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. 

Il nuovo dispositivo è il frutto del dialogo costante avviato dalla Coldiretti con il dicastero sul fronte della sostenibilità e dell’innovazione. Il decreto disciplina l’uso sicuro delle acque reflue, fornendo un quadro normativo essenziale per far fronte alle sempre più frequenti situazioni di siccità, sostenendo l’irrigazione in agricoltura.

Oltre a garantire la disponibilità di nuovi volumi nelle situazioni di crisi – spiega Coldiretti – il provvedimento prevede la partecipazione delle organizzazioni agricole nella fase della pianificazione dell’uso e del monitoraggio di rischi e la sottoscrizione di accordi di programma tra gestori degli impianti e gestori delle reti di distribuzione per definire le risorse necessarie agli investimenti

La garanzia dell’acqua è centrale – ricorda Coldiretti – per l’agroalimentare italiano con circa il 41% del valore aggiunto prodotto dal settore che deriva proprio da produzioni irrigue. 
Ma per assicurare una piena disponibilità delle risorse è anche necessario rilanciare sulla realizzazione di un grande piano invasi capace di garantire l’approvvigionamento idrico e produrre energia pulita. L’obiettivo del progetto proposto da Coldiretti è raddoppiare la raccolta di acqua piovana garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, grazie ad appositi sistemi di pompaggio, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni. “Ricordiamo tutti la siccità che ci ha colpiti nel 2022 – commenta il presidente Carlo Salvan – il fenomeno è stato devastante dal punto di vista ambientale, agronomico e anche di reddito per i nostri agricoltori. Ben venga questo decreto, ma a fronte dei cambiamenti climatici sempre più repentini e sconvolgenti per il nostro settore, servirà un impegno più solido sul fronte del piano invasi, come propone Coldiretti da tempo. Non si tratta solo di opere per l’agricoltura, sono opere che hanno valenza per tutta la società civile che ne beneficerebbe, soprattutto in casi estremi come, purtroppo, è accaduto nel recente passato”.

(Coldiretti Vicenza)

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