LA POLIZIA DI STATO NELLA SERATA DI MERCOLEDÌ 5 NOVEMBRE HA DENUNCIATO UN 22ENNE ITALIANO PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI HASHISH, E SANZIONATO IN VIA AMMINISTRATIVA IL TITOLARE DI UN BAR IN VIA BELZONI

Nell’ambito dell’attività di vigilanza e prevenzione svolta dalle pattuglie della Polizia di Stato nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della movida, ove spesso si evidenziano criticità sotto il profilo del degrado urbano e della microcriminalità su strada, nella serata di mercoledì 5 novembre, sono stati effettuati mirati servizi di controllo del territorio nel quartiere universitario del Portello, disposti dal Questore di Padova Marco Odorisio con l’impiego di personale in forza all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti, alla Squadra Mobile, alla Divisione Polizia Amministrativa – Sezione Controlli della Questura, nonché al Reparto Prevenzione Crimine Veneto, servizi che hanno portato all’identificazione di decine di avventori di locali della zona, al deferimento all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di un 22enne italiano e all’adozione di sanzioni amministrative nei confronti del titolare di un bar.

L’attività, iniziata a partire dalle ore 20 e proseguita fino a tarda serata, si è concentrata nelle aree interessate dal fenomeno della movida serale universitaria, in particolare nelle zone di via Belzoni, via Ognissanti e Porta Portello, spesso segnalate come luoghi ove, in particolare a causa della notevole affluenza di giovani che vi permangono fino a notte inoltrata, si sono più volte verificati fenomeni delittuosi legati allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti, nonché alla microcriminalità in genere, al degrado urbano e al disturbo della quiete pubblica.

La scorsa settimana, infatti, gli agenti della Squadra Mobile della Questura avevano tratto in arresto un 49enne cittadino tunisino che era stato notato cedere una dose di cocaina nei pressi di un bar di via Belzoni.

In quella circostanza gli agenti, appostati in abiti civili, avevano visto il 49enne straniero avvicinare un giovane italiano al quale, dopo un breve parlottare, aveva consegnato un involucro in cambio di alcune banconote.

Immediatamente dopo i due si erano divisi e avevano cercato di allontanarsi in direzioni opposte, confondendosi tra gli altri giovani che consumavano bevande al bar e parlavano tra loro. Subito scattava il controllo da parte dei poliziotti che fermavano l’italiano, che non ha potuto negare l’evidenza ed ha consegnato una dose di cocaina ammettendo di averla comprata poco prima dal tunisino il quale, fermato subito dopo, veniva trovato in possesso di un pacchetto di sigarette in cui erano contenuti 10 grammi di hashish e tre dosi di cocaina, pronte per essere spacciate.

A seguito dell’arresto del 49enne tunisino, il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, attivata immediatamente la Divisione Amministrativa, avendo riscontrato la sussistenza di circostanze rilevanti sotto il profilo della sicurezza pubblica riconducibili all’attività di spaccio gravitante sul pubblico locale in argomento, aveva disposto, in via d’urgenza, la sospensione della licenza per 45 giorni nei confronti del titolare del locale.

Nella stessa serata di mercoledì 29 novembre, i poliziotti della Squadra Mobile avevano rintracciato al Portello, nel corso del servizio di controllo, e avevano proceduto all’esecuzione dell’Ordine di Carcerazione nei suoi confronti, un 43enne cittadino tunisino che doveva espiare la pena di 7 mesi di reclusione, pluripregiudicato per tentato omicidio, rapine, spaccio e maltrattamenti in famiglia.

Nella serata di mercoledì 5 novembre gli agenti della Squadra Mobile hanno denunciato un 22enne italiano, con precedenti penali e di polizia a carico in materia di reati contro il patrimonio il quale, fermato al Portello, a seguito di perquisizione personale e locale all’interno dell’appartamento in cui vive, è stato trovato in possesso di quasi trenta grammi di sostanza stupefacente pronti per essere spacciati che, sostanza che, sottoposta al narcotest, è risultata essere hashish.

Nel corso della perquisizione a suo carico, i poliziotti hanno anche rinvenuto e posto sotto sequestro un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.

I controlli sono proseguiti per tutta la serata di mercoledì, con l’impiego, altresì, di personale della Squadra amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, che ha ispezionato due esercizi pubblici, entrambi all’interno dell’area della movida serale, verifiche a seguito delle quali gli agenti hanno proceduto alla contestazione di sanzioni amministrative nei confronti del titolare di uno di questi.

Infatti, all’esito dell’ispezione effettuata all’interno di un locale sito in via Belzoni, è emerso che il titolare dell’attività non aveva esposto la SCIA per la somministrazione di bevande e alimenti, le tabelle alcolometriche, né aveva messo a disposizione dei clienti le prescritte apparecchiature per il rilevamento del tasso alcolemico.

Per tali motivi al titolare dell’esercizio pubblico, 30enne cittadino cinese, sono state comminate tre sanzioni per un totale di 1.108 euro.

Si tratta del terzo bar sanzionato in una settimana per violazioni amministrative riscontrate nel corso dei mirati di servizi di prevenzione.

Quello di mercoledì è l’ultimo di una serie di controlli specifici di vigilanza e prevenzione disposti dal Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, controlli che la Polizia di Stato proseguirà ancora nelle prossime settimane, al fine di garantire ordine e sicurezza e accertare situazioni di eventuali illegalità, anche in ragione delle plurime segnalazioni prevenute in Questura dai residenti della zona.

Dall’inizio dell’anno, sono state più di 700 le persone controllate nel corso dei servizi di controllo ordinario e straordinario del territorio disposti, in particolare, durante le serate della movida universitaria che raduna un numero considerevole di giovani tra le vie principali del quartiere.

(Questura di Padova)

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