
(AVN) Venezia, 7 novembre 2025
Nella giornata odierna, la Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano non ha deliberato il ritiro del bando indetto con Delibera n. 648 del 26 agosto che prevede una gara per l’assegnazione del diritto di superficie dei compendi industriali di proprietà della Provincia, attualmente locati ad Acciaierie Valbruna e per i quali l’azienda aveva esercitato, senza riscontro, l’opzione di acquisto.
Il caso Valbruna è stato portato al tavolo del Ministero del Made in Italy poiché l’oggetto, la struttura e gli oneri previsti dal bando generavano un grave allarme rispetto alle possibilità dell’azienda di assicurare la continuità produttiva anche in caso di eventuale partecipazione e aggiudicazione. Un allarme che, oltre a riguardare i 571 addetti dell’impianto bolzanino interessa direttamente anche i 1.197 lavoratori dello stabilimento di Vicenza, funzionalmente interconnesso al precedente e le cui produzioni verrebbero cessate e spostate all’estero in caso di espulsione dalle aree di Bolzano.
Le preoccupazioni sollevate a fronte del rischio che l’area potesse essere oggetto di assegnazione a imprese di natura diversa o anche a speculazioni di altro tipo, avevano ricevuto conforto nel riconoscimento di strategicità delle inerenti produzioni siderurgiche da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’istruttoria sul Golden Power e l’eventuale esercizio di poteri speciali da parte dello Stato.
La richiesta di ritirare il bando era stata conseguentemente avanzata dalla Regione del Veneto, dal Comune di Vicenza e delle Parti sociali presenti al tavolo ministeriale dello scorso 4 novembre. A tale richiesta si sono associati un gran numero di rappresentanti politici e istituzionali bolzanini e veneti, ma anche nazionali ed europei senza distinzione di colore politico.
La Regione del Veneto, che al tavolo ministeriale aveva comunicato la possibilità di proporsi a fianco dell’azienda nel ricorso proposto al TAR di Bolzano per l’annullamento del bando, nei prossimi giorni valuterà la costituzione in giudizio a tutela dell’attività aziendale, ritenuta strategica per il tessuto economico – produttivo regionale e per l’occupazione.
(LAVORO)
