Nuova luce sul calamaio bizantino del Museo diocesano

Nuova luce sul calamaio bizantino del Museo diocesano è il tema dell’incontro pubblico in programma sabato 15 novembre 2025 alle ore 10.30, nella sala del Collegio Sacro, all’interno del Palazzo vescovile di Padova (ingresso da piazza Duomo 12).

Un incontro che anticiperà i risultati di uno studio interdisciplinare, realizzato sul più antico calamaio bizantino esistente al mondo, coordinato dalla professoressa Valentina Cantone, storica dell’arte del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova, e dal professor Niccolò Zorzi, filologo e storico del Dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università di Padova. Lo studio, in accordo con il Museo diocesano che conserva questo manufatto, è stato effettuato in collaborazione con il laboratorio Digital Cultural Heritage del dipartimento Beni culturali dell’Università di Padova, e realizzato grazie al supporto della strumentazione in dotazione al CIBA, Centro interdipartimentale di ricerca studio e conservazione dei beni archeologici, architettonici e storico-artistici di ateneo.

La mattinata si aprirà con i saluti del direttore del Museo diocesano, Andrea Nante e della direttrice del Dipartimento dei beni culturali dell’Università di Padova, Giovanna Valenzano. Seguiranno gli interventi di Valentina Cantone e Niccolò Zorzi. Durante la conferenza sarà presentata anche la copia in scala 2:1, realizzata con la stampante 3D, che permetterà alle persone cieche e ipovedenti di toccare il calamaio e conoscere le storie che racconta attraverso il suo corredo di immagini.

(Diocesi di Padova)

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