
Installata in Piazzale Cavour sabato 22 novembre su iniziativa del Movimento Donne Imprese di Confartigianato
Quella in Piazza Cavour a Valdagno è l’ultima panchina rossa, in ordine di tempo, installata nell’Area Ovest Vicentino. La panchina valdagnese segue quelle di Arzignano, Chiampo, Recoaro Terme, Montorso, Valle di Castelgomberto, Montecchio Maggiore. Un ‘percorso’ inserito all’interno di una mappa provinciale che intende porre attenzione e sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne. Partita dal Movimento Donne Impresa l’iniziativa ha trovato la collaborazione dei Raggruppamenti Territoriali dell’Ovest Vicentino: Arzignano, Montecchio Maggiore e Valle Agno, e nei Comuni interessati. Le nuove panchine installate si sommano così alle altre che, in quasi due anni, hanno trovato ospitalità in luoghi pubblici di condivisione, spazi di comunità proprio perché alla comunità si rivolge il loro messaggio.
“Le donne imprenditrici ogni mattina alzano la saracinesca, accendono il computer, aprono il cantiere, entrano in laboratorio e sanno cosa significa dover dimostrare continuamente il proprio valore o sentirsi dire “ma tuo marito cosa fa?” Come se la loro competenza avesse bisogno di una legittimazione – ha ricordato Sabrina Pozza, presidente del Movimento Donne Impresa-. Ma le imprenditrici sanno anche cosa significa libertà: di decidere, di scegliere, di costruire con le proprie mani il proprio futuro. Una libertà, che per noi è conquista quotidiana, ma per troppe donne è ancora un miraggio. La violenza economica, infatti, è una delle forme più subdole e meno riconosciute di violenza contro le donne. È controllo, una gabbia invisibile ma solidissima”.
“Questa panchina rossa che oggi viene donata alla città di Valdagno ha per noi un significato particolare. Valdagno è una città operosa, dove le donne hanno sempre lavorato: nelle fabbriche tessili, nelle botteghe artigiane, nelle aziende familiari, contribuendo in modo determinante allo sviluppo economico e sociale. Eppure sappiamo che anche qui, la violenza esiste, magari nascosta dietro la facciata della rispettabilità”.
Anche Debora Vigolo, presidente del Raggruppamento Valle Agno, ha ricordato come “Valdagno ha costruito la sua identità su lavoro, intraprendenza, capacità delle mani di creare, costruire e tessere la comunità. Oggi, quelle stesse mani, degli artigiani e artigiane della Valle Agno, consegnano alla città questa panchina rossa presidio di memoria e di riflessione. È un monito costante a ricordare le tante donne che vivono ancora nell’ombra della paura e del controllo quotidiano. La violenza non guarda in faccia nessuno, e può toccare le nostre aziende, le nostre famiglie, le nostre colleghe: le madri, le figlie, le sorelle che lavorano ogni giorno con noi”. “La responsabilità sociale come imprenditori non si esaurisce con la busta paga – ha continuato Vigolo-: si estende alla dignità, alla sicurezza e al benessere di chi lavora al nostro fianco, nella capacità di intercettare i segnali, nel diventare punto di riferimento fondamentale per le persone con cui condividiamo tanta parte delle nostre giornate. Questa panchina è anche la voce delle nostre imprenditrici, che ogni giorno dimostrano che il talento non ha genere, e che la leadership si esercita con competenza e autorevolezza, mai con la prepotenza o la violenza”.
La consegna è avvenuta nella giornata “Oltre ogni violenza” promossa dal Comune di Valdagno con iniziative ed eventi per l’eliminazione della violenza sulla donne. Esempio di come la sinergia possa dar vita a momenti significativi ma anche a una rete di supporto. Per questo le due presidenti hanno voluto ricordare le Forze dell’Ordine presenti, sentinelle quotidiane della nostra sicurezza, le associazioni e i volontari che con pazienza e professionalità accompagnano le donne fuori dal buio della violenza, ma anche i ragazzi. In particolare gli studenti e gli insegnanti del Liceo Artistico Boccioni la cui performance MIA, premiata alla Biennale di Venezia lo scorso anno.
A presentare il lavoro, la dirigente scolastica Maria Cristina Benetti, che ha ricordato anche l’importanza dei gesti quotidiani contro la violenza e la discriminazione di genere.
“Oggi siamo qui per testimoniare che questa città lavora incessantemente per l’eliminazione della violenza di genere”, ha sottolineato il sindaco Maurizio Zordan, intervenuto insieme l’Assessore alle politiche sociali, parità di genere e pari opportunità, Paola Peruzzo per ribadire l’importanza simbolica della presenza della panchina rossa in un luogo pubblico. “Un grazie va alle tante realtà e persone che si impegnano e lottano per una comunità più gentile e a Confartigianato per avere donato questa panchina che è testimonianza tangibile del contributo che tutti e tutte possiamo dare”, ha concluso il sindaco. Alla cerimonia presente anche Silvia Bertoldo del locale Sportello Donna.
