Nella mattinata di oggi mercoledì 5 novembre, è stato notificato dal personale della Polizia di Stato, il provvedimento disposto dal Questore della Provincia di Padova Marco Odorisio di sospensione della licenza, che autorizza l’attività di somministrazione di alimenti e bevande presso il bar di via Belzoni, nel quartiere Portello di Padova.
Il risultato è conseguenza dei mirati servizi di prevenzione che la Questura porta avanti nel quartiere Portello, volti a contrastare il fenomeno dell’abuso di alcool e il consumo di droghe di vario genere da parte dei giovani che, soprattutto nelle serate del mercoledì, affollano l’area Portello creando disagio ai residenti e alla circolazione dei veicoli.
Infatti sono state prese in esame numerose segnalazioni pervenute sia alla Centrale Operativa della Questura, ma anche numerosi esposti presentati da associazioni dei residenti che hanno descritto diverse attività illecite compiute nella zona fra le quali la presenza di spacciatori di origine magrebina che gravitavano in una determinata area di via Belzoni. Una presenza, peraltro, che i residenti hanno descritto quasi intimidatoria.
I servizi effettuati dai poliziotti della Quesura hanno permesso di documentare e portare alla luce l’attività di spaccio, che alcuni magrebini avevano consolidato grazie alla presenza di un bar che fungeva come luogo dove portare a termine le trattative per la cessione degli stupefacenti.
Pertanto, nel pomeriggio di martedì 28 ottobre, a seguito di un’attività antidroga condotta con osservazioni, pedinamenti e riprese fotografiche, gli Agenti della Polizia di Stato hanno proceduto all’arresto per spaccio di sostanze stupefacenti di un cittadino tunisino, cliente del bar in parola, il quale, sull’uscio del locale, dapprima contrattava la vendita con un tossicodipendente italiano, quindi, dopo aver recuperato la droga da un nascondiglio poco distante, tornava davanti al bar dove cedeva all’acquirente una dose di “cocaina”. Circostanza che ha portato all’arresto dello straniero in flagranza di reato.
I poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza hanno pertanto avviato una istruttoria d’urgenza a seguito della quale hanno riscontrato la sussistenza di circostanze rilevanti sotto il profilo per la sicurezza pubblica riconducibili all’attività di spaccio di cocaina gravitante sul pubblico locale in argomento, accertando altresì come, il bar in questione, sia gestito da cittadini di origine cinese, i quali peraltro non hanno aderito al protocollo d’intesa in materia di prevenzione di atti illegali e situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle vicinanze degli esercizi commerciali, siglato il 22/10/2025 tra le autorità locali e le associazioni di categoria dei pubblici esercizi.
Con il protocollo gli esercenti vengono invitati ad adottare ogni misura contenitiva volta a scoraggiare il verificarsi di episodi che possano compromettere la sicurezza e l’Ordine Pubblico e a collaborare con le FF.OO.
Ritenuto quindi nel complesso particolarmente grave quanto accertato e in considerazione della sensibilità dell’area che si caratterizza per l’alta concentrazione di ragazzi giovanissimi e studenti universitari, il Questore della Provincia di Padova Marco Odorisio ha disposto la sospensione della licenza per giorni 45.
