Rapina un passante: La Polizia di Stato rintraccia l’aggressore

Intorno alle ore 01.00 del 01.11.2025, giungeva una chiamata sulla linea di emergenza 113 da parte di una donna riferiva che riferiva di un’avvenuta aggressione al figlio.

Quest’ultimo stava rientrando e, a pochi metri da casa, veniva colpito al capo con un corpo contundente, a seguito del quale perdeva i sensi per circa due ore. Veniva, quindi, trasportato al locale pronto soccorso del nosocomio bassanese.

La Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bassano del Grappa si recava, quindi, presso il Pronto Soccorso, ove gli Agenti apprendevano che la vittima, una volta ripresi i sensi, si avvedeva di essere stato rapinato del bancomat, dello smartphone ed altri effetti personali, ma non ricordava alcun dettaglio in merito all’accaduto. La madre del malcapitato riscontrava che erano stati effettuati alcuni pagamenti, con il bancomat del figlio, presso alcuni locali pubblici di quel centro cittadino.

Gli Agenti della Polizia di Stato contattavano, quindi, i gestori degli esercizi pubblici dove era stata utilizzata la carta di credito e, visionando le immagini di videosorveglianza, riconoscevano un 38enne cittadino marocchino, irregolare sul T.N. e senza fissa dimora, precedentemente controllato sotto vari alias.

Lo stesso, che annoverava a proprio carico molteplici precedenti di Polizia ed in particolare per reati contro il patrimonio, reati contro la persona, uso e spaccio di sostanze psicotrope, violenza a P.U., porto abusivo di strumenti atti all’offesa e varie condanne, veniva successivamente rintracciato in un ricovero occasionale di Bassano del Grappa.

Il soggetto risultava inoltre essere stato precedentemente espulso dal territorio nazionale ed accompagnamento presso il C.P.R. di Bari “Palese” il 02.10.2025, ma successivamente liberato in data 10.10.2025, a seguito dell’annullamento del provvedimento di trattenimento del Questore, da parte del giudice di pace del capoluogo pugliese.

Il responsabile veniva indagato in stato di libertà per i reati di ricettazione ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento, in quanto non venivano raccolti elementi al fine di identificarlo come autore di quanto dichiarato dalla parte offesa. Sono in corso accertamenti atti alla raccolta di video di possibile interesse info-investigativo.

Il Questore sta valutando l’applicazione di adeguate misure di prevenzione a carico del soggetto.

* “Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.

(Questura di Vicenza)

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