LA POLIZIA DI STATO RINTRACCIA E ED ESEGUE UN ORDINE DI CARCERAZIONE NEI CONFRONTI DI UN 21ENNE CITTADINO CINESE EVASO DAGLI ARRESTI DOMICILIARI, LATITANTE DAL MESE DI APRILE, CONDANNATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA.

NEL MESE DI OTTOBRE DELLO SCORSO ANNO SI ERA RESO RESPONSABILE, IN CONCORSO CON UN CONNAZIONALE, DEL TRASPORTO DI CINQUE MIGRANTI CINESI IRREGOLARI NEL TERRITORIO NAZIONALE. IL 21ENNE, UNA VOLTA ESEGUITA LA CARCERAZIONE, È STATO TRADOTTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI PADOVA

Nell’ambito dei servizi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuati dalla Polizia di Stato di Padova, le pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti della Questura, nella mattinata di sabato 20 dicembre hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di un 21enne cittadino cinese, evaso dagli arresti domiciliari e resosi latitante, condannato per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

In particolare, alle ore 08.00 circa, su disposizione della Sala Operativa, un equipaggio delle Volanti è intervenuto presso un hotel in zona industriale, a seguito di segnalazione tramite Sistema Alloggiati Web relativa alla presenza di un cittadino straniero nei cui confronti risultava attivo un rintraccio Schengen, emesso dalle Autorità della Croazia in data 07.10.2025, con il quale veniva richiesto di adottare provvedimenti di allontanamento dal territorio degli Stati Membri dell’Unione Europea in quanto irregolare.

Gli operatori, giunti sul posto, accertavano la presenza del soggetto ricercato, che aveva effettuato il check-in nella struttura ricettiva il giorno prima. Presi contatti con il personale della reception, si sono fatti indicare la stanza nella quale pernottava il soggetto.

Giunti alla stanza indicata, i poliziotti venivano accolti da un cittadino di nazionalità cinese in compagnia di una donna, anch’essa di nazionalità cinese. L’uomo esibiva agli operanti un passaporto, mentre la donna risultava completamente sprovvista di documenti di identificazione.

Considerata la situazione, entrambi venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura di Padova e sottoposti a rilievi foto-dattiloscopici. A seguito degli accertamenti, la donna veniva identificata per una 34enne cittadina cinese regolarmente presente sul territorio nazionale in quanto titolare di un visto valido per l’Area Schengen.

Di contro, gli accertamenti effettuati sul cittadino cinese evidenziavano gravi incongruenze in ordine all’identità dichiarata. In particolare, dal riscontro effettuato nelle banche dati in dotazione alla Polizia di Stato, emergeva che l’uomo aveva precedentemente fornito false generalità, risultando in realtà identificato con dati anagrafici differenti da quelli attestati sul documento che aveva esibito in precedenza ai poliziotti. Lo stesso risultava essere entrato regolarmente sul territorio nazionale in data 20.05.2024, quando veniva controllato presso l’aeroporto di Milano Malpensa, esibendo nell’occasione un passaporto cinese. Alla luce di quanto emerso, lo straniero veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di falsa attestazione a Pubblico Ufficiale sulla propria identità e di sostituzione di persona.

Nel corso degli ulteriori approfondimenti investigativi, emergeva che a carico del 21enne risultavano pendenti diversi provvedimenti giudiziari. In particolare, lo stesso risultava destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nel mese di agosto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste – Ufficio Esecuzioni Penali per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, per il quale dovrà scontare la pena della reclusione di 3 anni e 5 mesi.

Tale provvedimento disponeva la revoca della misura degli arresti domiciliari, applicata nel dicembre dello scorso anno, e la contestuale carcerazione dell’uomo. Difatti, nel mese di aprile, in occasione di una notifica che doveva essere effettuata da personale della Polizia di Stato presso il suo domicilio in provincia di Prato, il 21enne risultava essere evaso, rendendosi di fatto latitante.

Il reato per il quale il cittadino cinese è stato condannato trae origine da un episodio avvenuto in provincia di Trieste, quando personale della Polizia di Stato, nel corso di un controllo su un’autovettura con targa italiana, traeva in arresto il 21enne e un suo connazionale, poiché sorpresi a trasportare cinque cittadini stranieri, tutti di nazionalità cinese, introdotti irregolarmente nel territorio nazionale, configurando in tal modo il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Conclusi gli adempimenti di rito, il 21enne è stato associato presso la Casa Circondariale “Due Palazzi” di Padova, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

(Questura di Padova)