Sesta Commissione – Seduta fuori sede al TCVI – Teatro Comunale Città di Vicenza: il ruolo del Teatro nella vita culturale del territorio, alla luce della nuova legge per la cultura

Sesta Commissione – Seduta fuori sede al TCVI – Teatro Comunale Città di Vicenza: il ruolo del Teatro nella vita culturale del territorio, alla luce della nuova legge per la cultura

(Arv) Venezia 27 nov. 2019 –     La Sesta Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Alberto Villanova (Zaia Presidente), Vicepresidente Francesca Zottis (Partito Democratico), si è riunita oggi, per la prima volta fuori sede, in audizione presso il TCVI – Teatro Comunale Città di Vicenza, per conoscere in modo diretto l’esperienza del Teatro Comunale, soggetto dello spettacolo a partecipazione regionale, e per acquisire informazioni sul ruolo del Teatro nell’ambito della vita culturale del territorio, alla luce delle novità legislative introdotte dalla recente Legge regionale per la Cultura.

“Un invito graditissimo, quello di oggi, per un appuntamento al di fuori consueta sede istituzionale di palazzo Ferro Fini – ha dichiarato il Presidente Villanova – e ringrazio in particolare Roberto Ditri, Presidente della Fondazione TCVI, e Pier Giacomo Cirella, Segretario generale della Fondazione TCVI; è stato un onore poterci riunire in questa sede oggi, in occasione della seduta della Sesta Commissione, un organismo che ha in sé un gruppo di studio che tratta in maniera specifica lo spettacolo dal vivo, a testimonianza della grande attenzione riservata dalla Commissione e quindi dall’Assemblea legislativa a questo ambito. È opportuno anche ricordare che questa Legge quadro è stata approvata all’unanimità dal Consiglio, un segnale politico importante, tenuto conto anche del fatto che le norme in essa contenute sono apportatrici di grandi e importanti novità: una giornata dedicata all’ascolto di chi nello spettacolo dal vivo lavora, per cercare una sintesi e comprendere le diverse realtà che compongono questo movimento”.

“Il mondo della politica – ha affermato la Vicepresidente Zottis – deve cogliere occasioni come queste per trarre spunti autorevoli e diventare facilitatore delle reti culturali, in particolare nel campo dello spettacolo dal vivo e delle nuove forme di creatività, una rete che deve comunque tenere nel dovuto conto la particolarità del tessuto veneto, formato da comunità variegate e diversificate nella loro specifica identità”.

Ad introdurre i lavori della Commissione, alla quale ha partecipato il Segretario generale del Consiglio Roberto Valente, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti che nel corso del suo intervento ha ringraziato il Presidente Villanova, e quindi la Commissione consiliare, “che ha aderito all’invito di svolgere la seduta presso il Teatro Comunale di Vicenza, un’occasione per toccare con mano quanto la Regione ha fatto nel corso degli anni, e per ascoltare i protagonisti di questa importante realtà culturale”. Sono intervenuti in apertura, porgendo i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale di Vicenza e sottolineando la valenza culturale di TCVI, anche il sindaco Francesco Rucco e l’Assessore comunale alla Cultura Simona Siotto. Nel corso delle fasi introduttive dei lavori della Commissione è intervenuto l’Assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari che ha sottolineato “l’importanza del confronto in questa fase, che è quella dell’attuazione della nuova legge regionale per la cultura, affinché gli atti conseguenti alla riforma siano idonei e rispondenti alle esigenze di queste istituzioni culturali”.

Sono intervenuti in audizione – oltre a Roberto Ditri, Presidente Fondazione TCVI e a Pier Giacomo Cirella Segretario generale Fondazione TCVI – Silvio Genito, Presidente Fondazione Teatro Civico di Schio; Federico Pupo, Direttore Fondazione Culturale Salieri di Legnago; Pierluca Donin, Direttore di Arteven; Giancarlo Marinelli, Direttore Ciclo degli Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, che hanno illustrato ai Commissari le diverse esperienze sul territorio.

Il Presidente Ditri, in particolare, ha sottolineato: “È stata una scelta saggia, quella della Sesta Commissione, di riunirsi al di fuori della propria sede istituzionale, all’indomani dell’approvazione della nuova legge regionale per la cultura; si tratta di un atto fondamentale per il governo di questo settore, un atto nel quale si fa riferimento a strumenti basilari come la programmazione triennale, la consulta dello spettacolo, l’istituzione di un osservatorio, ad elementi come la qualità artistica e la sostenibilità economica, e a principi come quelli di libertà e di pluralismo culturale. Risulta dunque di particolare importanza un incontro diretto con gli interlocutori istituzionali attivi in ambito regionale, come il Teatro Comunale Città di Vicenza, una realtà che presenta numeri come 115.000 presenze annuali, 100 serate di spettacolo e 284 giornate di attività, il coinvolgimento di 8.000 studenti e insegnanti per i progetti dedicati alle scuole, 2 sale per un totale di 1.320 posti a sedere, 2 sale prove costantemente in piena attività, 3 bar e un ristorante; una percentuale di tutto esaurito per gli spettacoli della stagione che raggiunge l’85%”. Centrale, nell’intervento del Presidente Ditri, l’analisi degli strumenti normativi a supporto del coordinamento, della cooperazione, dell’integrazione e della fusione dei soggetti dello spettacolo, e il ruolo fondamentale, in particolare, degli strumenti di coordinamento e di cooperazione.

La seduta fuori sede interviene a ridosso dell’approvazione della Legge regionale 16 maggio 2019, n. 17, ‘Legge per la cultura’ e della sua fase esecutiva che prevede le attività di programmazione triennale, di pianificazione annuale e di approvazione dei provvedimenti amministrativi attuativi che interverranno nei distinti ambiti d’intervento regionale, tra cui le attività dello spettacolo teatrali, musicali, coreutiche, cinematografiche, editoriali ed audiovisive, oltre alle attività di formazione del pubblico, alle attività di studio e ricerca, alla valorizzazione dei beni culturali, a i servizi culturali e  alle azioni e alle iniziative culturali realizzate dalla Regione e dai soggetti operanti nei settori della cultura. La legge, infatti, enuncia i principi fondamentali che impronteranno l’azione regionale e ne tratteggia i riferimenti nella governance culturale. In particolare la Regione, nel proprio ruolo di coordinamento e indirizzo, continuerà ad avvalersi del contributo degli enti locali a supporto della propria azione e del dialogo con i soggetti maggiormente rappresentativi del mondo culturale operante in Veneto, al fine di orientare l’intervento regionale, con maggior efficacia rispetto agli obiettivi da realizzare. Anche in termini di risorse, la promozione ed il sostegno regionale alle attività di spettacolo verranno declinati secondo le linee di sviluppo strategico del sistema regionale dello spettacolo, definite dalla programmazione triennale regionale e dai piani annuali di attuazione (art. 35, comma 1, lett. a), secondo il principio della sostenibilità economica degli interventi pubblici per la cultura, come valutazione obiettiva dell’impatto economico degli investimenti.

Da ricordare nell’ambito della nuova Legge regionale, in tema di spettacolo dal vivo, l’articolo 34 che enuncia il “Sistema regionale dello spettacolo”, costituito da soggetti, pubblici o privati che esercitano le funzioni di produzione, distribuzione, organizzazione, promozione e formazione del pubblico, per “promuovere la qualità artistica, garantire il pluralismo, lo sviluppo equilibrato dell’offerta e della domanda di spettacolo, nonché la sostenibilità economica del sistema stesso”.

Fra le disposizioni relative all’intervento regionale rispetto allo spettacolo, ai fini dell’incontro odierno fra la Sesta commissione del Consiglio regionale ed il Teatro Comunale di Vicenza, risultano di particolare interesse la norma che prevede la promozione regionale di iniziative che incoraggino forme giuridiche di aggregazione fra soggetti partecipati dalla Regione operanti per lo spettacolo, nell’ambito della produzione di eventi teatrali, lirici, musicali e della danza (art. 31, comma 1, lett. i) e il disposto rivolto agli altri soggetti dello spettacolo, per i quali la Giunta promuove e supporta forme di coordinamento, cooperazione, integrazione e fusione (art. 35, comma 1, lett. h).

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(Consiglio Veneto)

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