Ammontano a quasi 6 milioni di euro gli interventi che la Provincia realizzerà entro il 2024 sul fronte della viabilità. Finanziati da appositi decreti del Ministero delle Infrastrutture, i lavori si possono dividere in tre aree diverse: ponti, barriere e guardrail, asfaltature.
PONTI – Relativamente al primo punto – il totale si attesta su 1.150.000 euro – troviamo la manutenzione straordinaria di 7 strutture consorziali oltre alla realizzazione di 2 nuove opere: rispettivamente si tratta di 2 ponti sulla SP 5 a Borsea e di altrettanti in zona “Tre oci” a San Martino di Venezze oltre a manufatti su via Romana a Frassinelle SP 23 Bis, SP 31 a Lama (Ceregnano) e sulla SP 21 a Raccano (Polesella); i nuovi si trovano invece davanti allo stabilimento Eurovo di Occhiobello SP 60 Bis e tra Guarda Veneta e Pontecchio SP 5 BIs. Sempre alla stessa voce, da registrare anche lavori su altre 12 strutture per un totale di 1.991.457,47 euro, mentre ad ottobre inizia la manutenzione straordinaria del collegamento che attraversa il Po tra Polesella e Ro Ferrarese: due i mesi di lavoro previsti per interventi su giunti di dilatazione, ripristino scarichi pluviali e calcestruzzi per un importo di 1.340.000 euro e senso alternato per 30 giorni.
BARRIERE – Sono stati sostituiti i guardrail su quattro cavalcavia dell’A13 per i tratti di competenza ovvero sulle rampe di accesso dalle SP 70 e 24 a Villamarzana, sulla SP 71 a Frassinelle e sulla SP 60 bis a Occhiobello: la tipologia di struttura posata è la cosiddetta “barriera a tripla onda”, importo 740.445 euro. Si attende quindi la formalizzazione di un finanziamento ad hoc per la posa di barriera di salvaguardia per i motociclisti (138.297 euro).
ASFALTI – Si è dato corso ai lavori previsti nell’area interna e che rientrano nell’ambito del cosiddetto “Contratto di foce” (anche su strade comunali): per l’annualità 2023 si è intervenuto sull’ex SP 82 tra Taglio di Po e San Basilio e in un tratto della SP 44 per un totale di 497.896 euro mentre per l’annualità 2024 si è operato lungo la SP 46 tra Corbola e Taglio di Po per un tratto di 8 chilometri e per un tratto della SP 66 in località Oca Marina (totale 826.493 euro).
Con un altro decreto ministeriale per manutenzione straordinaria e resilienza ai cambiamenti climatici (“decreto Salvini”) sono stati asfaltati nel 2024, ma rientravano nell’annualità 2022, tratti della SP 15 a Canda, della SP 1 a Badia Polesine e della SP 24 Bis a Giacciano con Baruchella (totale 5,5 chilometri per 379.970 euro); sempre con il “decreto Salvini” 2023 manto nuovo in alcuni tratti della SP 33 (Eridania Orientale) per 417.697 euro, mentre è stato appena aggiudicato, con cantieri entro l’anno, un appalto che prevede lavori sulla SP 60 a Fiesso Umbertiano, sulla SP 60 bis tra Fiesso e Occhiobello, sulla SP 23bis a Frassinelle (con contestuale ripristino del corpo stradale a rischio cedimento) e sulla SP 21 sempre a Fiesso. Importo totale di quest’ultima tranche: 607.951 euro.
E non è tutto: un ulteriore decreto ha permesso di intervenire sulle sovrastrutture stradali con lavori sulla SP 22 tra Arquà Polesine e Frassinelle, sulla SP 33 a Guarda Veneta, sulla SP 12 bis a Stienta, sulla SP 41 a Cavanella Po e ancora sulla SP 30 a Botti Barbarighe, sulla SP 40 a Polesella, sulla SP 3 a San Martino di Venezze, sulla SP 4 tra Ceregnano e Adria e sulla SP 61 di nuovo a San Martino (zona “Tre oci”) per complessivi 1.229.313,48 euro. Già previsti infine per il prossimo anno, sempre nel “Contratto di foce”, lavori per 1.652.987 euro nell’area interna, 1.229.313,48 euro per interventi sulle sovrastrutture e ulteriori 493.961 euro previsti dal nuovo “Salvini 2025”.
Giovanni Rossi, consigliere provinciale con delega ai lavori pubblici, infrastrutture e viabilità: “Viviamo una contraddizione di fondo, ovvero esiste una positiva parte ‘investimenti’ con una buona progettualità, spesso effettuata da personale interno che si occupa anche della direzione lavori, ma anche una cronica mancanza di spesa corrente per le manutenzioni ordinarie, si tratti di strade, ponti o segnaletica. Questo problema è certificato dalla mancanza di personale dipendente (operatori esterni) e mezzi d’opera (camion, trattori e macchine operatrici), spesso vetusti e con una media di quarant’anni. In pratica la dotazione organica attuale si compone di tre squadre operative (Alto, Medio e Bassopolesine) composte ciascuna da tre operatori più un caposquadra con età media elevata: a risentirne sono quindi le manutenzioni ordinarie come sfalcio verde, erba cigli e scarpate; sostituzione segnaletica verticale; ripresa buche sui circa 430 chilometri di viabilità di competenza; riparazione barriere a seguito di sinistri”.
Enrico Ferrarese, Presidente della Provinvia di Rovigo: “Certamente la cronica difficoltà delle Province in tema di spesa corrente, che si ripercuote soprattutto sulle ordinarie manutenzioni, ci preoccupa e ha tutta la nostra attenzione. Tuttavia, l’importanza di questa fase in cui in tema di investimenti ci troviamo a gestire risorse mai viste prima, ci fa sentire la grande responsabilità di operare al meglio ed entro i termini previsti per finalizzare il tutto con il miglior risultato possibile per il nostro territorio. Proprio per questo va sottolineato il grande lavoro dell’Ente e della sua struttura, in particolare quella tecnica dei lavori pubblici per lo sforzo (a volte pure superiore alle potenzialità dei nostri uffici e servizi) che si sta profondendo per il conseguimento di questi rilevanti risultati”.
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