LA POLIZIA DI STATO DI VENEZIA COMMEMORA IL QUESTORE PALATUCCI

Nel mese di febbraio, la Polizia di Stato ricorda Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, che dopo aver salvato centinaia di ebrei dalla Shoah fu imprigionato nel campo di concentramento di Dachau dove morì di stenti il 10 febbraio 1945, all’età di 36 anni.

Nella mattinata di oggi, martedì 11 febbraio, alla presenza del Signor Prefetto e del Questore di Venezia, unitamente alle massime Autorità locali oltre al Rabbino, al Presidente della Comunità Ebraica di Venezia Dario Calimani ed ai massimi rappresentanti della Comunità Ebraica della città, presso il Centro Comunitario della Comunità Ebraica di Venezia, si è tenuta una cerimonia di commemorazione nei pressi dell’albero di ulivo e della targa alla memoria già presenti in ricordo di Giovanni Palatucci.

Il Centro Comunitario è un luogo particolarmente significativo per la formazione culturale e religiosa della Comunità Ebraica, dove si svolgono gran parte delle attività educative e culturali che coinvolgono soprattutto i bambini e i giovani.

Per tale motivo, con il proposito di rinnovare il ricordo di un valoroso servitore dello Stato e, allo stesso tempo, coinvolgere anche le nuove generazioni a mantenere viva la memoria di quanti, a rischio della propria vita e senza alcun interesse personale, hanno agito in modo eroico e con coraggio con il solo intento di salvare vite umane, sono stati invitati a partecipare alla cerimonia anche i bambini della classe 4A dell’Istituto Comprensivo “San Girolamo” – plesso “G. Gallina” di Venezia i quali, rievocando l’antichissima tradizione del popolo ebraico di segnare un luogo sacro con tumuli di pietre, sulle note suggestive tratte dalla colonna sonora del film “La vita è bella”, suonate dal Maestro Paola Fasolo al violino  accompagnata alla fisarmonica dal Maestro Michele Liuzzi, hanno deposto piccoli sassolini da loro decorati nei pressi della pianta di ulivo.

Nel salutare e ringraziare tutti i presenti, il Presidente della Comunità Ebraica, Dario Calimani, ha voluto rivolgere un grato pensiero a Giovanni Palatucci ricordandone e onorandone il coraggio e l’umanità che lo hanno contraddistinto, nel voler disobbedire a delle leggi ingiuste per poter consentire di salvare la vita a molte persone ebree, nella consapevolezza di mettere a repentaglio la propria.

A conclusione della cerimonia il Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, nel ricordare ai bambini presenti la figura di Giovanni Palatucci, ha voluto sottolineare loro come la scelta di piantare un albero di ulivo, simbolo di vita in continua crescita, nonché di giustizia e di pace, non potesse che rappresentare il modo migliore per ricordare e rinnovare la memoria del giovane Questore, emblema di integrità morale, augurando loro di crescere giorno per giorno, in particolar modo nella dimensione morale, al fine di diventare i grandi uomini e le grandi donne di domani.

Il Questore Bonaccorso, inoltre, ha voluto sottolineare ai bambini come il piccolo gesto di lasciare i sassolini nei pressi della pianta d’ulivo, assuma un grande significato in quanto viene data memoria non soltanto ad una persona ma, soprattutto, ad una scelta giusta.

Nella giornata di ieri, inoltre, la Questura di Venezia, grazie al prezioso contributo del Comune di Venezia attraverso la società “Vela” S.p.a., ha voluto ricordare il valoroso Dirigente di Polizia illuminando la propria sede simbolicamente di blu, colore simbolo della Polizia di Stato.

(Questura di Venezia)

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