(AVN) – Venezia, 2 luglio 2025
“Il Veneto si conferma la regione con la migliore performance sanitaria d’Italia, come illustrato oggi a Roma da CREA. È un risultato che ci dà grande soddisfazione: conferma la qualità del lavoro svolto in questi anni e l’efficienza del nostro sistema sanitario. Ma soprattutto, è un riconoscimento al quotidiano impegno di medici, infermieri, operatori sanitari, dipendenti: persone che ogni giorno fanno funzionare il nostro Servizio Sanitario Regionale con competenza e passione”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta i dati del 13° Rapporto CREA Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata, presentato oggi nella capitale. Il documento attribuisce al Veneto il punteggio più alto tra tutte le Regioni, sulla base di indicatori relativi all’assistenza ospedaliera, alla specialistica ambulatoriale e alla prevenzione. Il Rapporto, redatto con il contributo di oltre cento esperti del Servizio Sanitario Nazionale, valuta la performance complessiva delle Regioni tenendo conto di diversi fattori: dagli esiti di salute alla capacità organizzativa, dall’appropriatezza delle cure all’equità nell’accesso ai servizi, fino all’innovazione e alla sostenibilità economica.
“Il modello veneto dimostra che efficienza, equità, innovazione e attenzione ai bisogni dei cittadini possono convivere. Questo primato è il frutto di anni di lavoro, di una visione chiara e della capacità di prendere decisioni coraggiose. La salute è un diritto fondamentale, da garantire con i fatti, non con le parole. E i fatti, oggi, ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta”, prosegue Zaia.
“Il Veneto è in testa, seguito dalla Provincia Autonoma di Trento – aggiunge Zaia –. Non vogliamo accontentarci, e non ci interessa vincere solo le classifiche: il nostro obiettivo resta quello di offrire servizi sempre migliori ai cittadini, confrontandoci con i migliori sistemi sanitari europei e internazionali. L’eccellenza non è mai un punto d’arrivo, ma un impegno quotidiano”.
Dal Rapporto emerge anche una classificazione qualitativa delle Regioni italiane: solo Veneto e Provincia Autonoma di Trento si collocano in un gruppo a parte, con livelli complessivi di tutela della salute significativamente superiori rispetto al resto del Paese. L’indice di performance delle due realtà supera infatti il 50% di quella massima teorica, attestandosi rispettivamente al 55% e al 50%. Tutte le altre Regioni seguono, con una capacità di erogare servizi di alta qualità sensibilmente inferiore.
Zaia ha poi voluto sottolineare un altro fronte di grande rilievo su cui la Regione è intervenuta con forza: “In questi due anni abbiamo lavorato duramente per abbattere le liste d’attesa, e oggi possiamo dire che la sfida si sta concludendo. Lo certificano le ultime rilevazioni, che tra maggio 2023 e dicembre 2024 fanno segnare un forte calo dei pazienti in attesa: al 100% per quelle da erogare entro 10 giorni (da 502 a zero); all’87% per quelle entro 30 giorni (da 82.211 a 10.814); al 77% per quelle entro 60 giorni (da 74.489 a 17.381)”.
“Ora – conclude il Presidente – ci concentriamo sulle nuove sfide: alta tecnologia, ricerca, intelligenza artificiale. Il nostro obiettivo è anticipare i tempi e guardare al futuro, per rendere il sistema sanitario veneto sempre più efficiente, personalizzato e vicino ai cittadini”.
In allegato la sintesi del rapporto
(PRESIDENTE/SANITÀ)