Cellulari in classe, Scatto (Lega – LV): “Bene lo stop, a scuola per studiare. La mia legge su utilizzo responsabile ha aperto la strada”

29 agosto 2025

(Arv) Venezia 29 ago. 2025 – “In classe si va per studiare, non certo per perdere tempo prezioso sui social. Per questo dico bene lo stop all’utilizzo dei cellulari durante le ore di lezione. Una novità che i presidi veneti si stanno preparando ad applicare nelle scuole superiori, una decisione che condivido pienamente. E questo è la conferma che la legge regionale che ho promosso e fatto approvare all’unanimità in Consiglio sul tema era nella giusta direzione. I ragazzi vanno educati a vivere momenti offline, a concentrarsi sullo studio e a sviluppare relazioni autentiche con i compagni, lontano dai rischi legati a un uso eccessivo e scorretto degli smartphone. La scuola di oggi deve fare anche questo”. Così la consigliera regionale Francesca Scatto (Intergruppo Lega – Liga Veneta), presidente della Commissione Cultura.

“La legge regionale n. 24 del 2024, – spiega Scatto – in cui sono stata prima firmataria, ha istituito la Giornata regionale per l’utilizzo sicuro, responsabile e consapevole della rete Internet e dei social. Quel progetto – ricorda Scatto – è nato proprio dall’ascolto degli studenti del Liceo delle Scienze Umane ‘Cattaneo-Mattei’ di Monselice, che avevano manifestato l’esigenza di riappropriarsi di sé stessi e del rapporto con gli altri vivendo momenti senza smartphone. Una richiesta che oggi trova riscontro concreto anche nei provvedimenti adottati dai dirigenti scolastici”.

“Sottolineo – prosegue la consigliera – come la misura annunciata dal Governo e applicata dai presidi si inserisca in un percorso educativo più ampio: i social e la rete sono strumenti utili, ma vanno usati con equilibrio. Non possiamo ignorare i pericoli di oggi connessi al cyberbullismo, al body shaming, alle sfide pericolose, alla diffusione illecita di immagini e ai contenuti inappropriati che spesso circolano online. Limitare l’uso del cellulare a scuola non significa sottrarre libertà ma anzi serve a tutelare i nostri ragazzi, ridurre distrazioni e rischi, e rafforzare il senso di comunità scolastica. Non si tratta di vietare la tecnologia – conclude Scatto – ma di educare a un uso sano e responsabile. Con lo stop ai cellulari in classe e con la legge regionale che abbiamo approvato insieme agli studenti, il Veneto sta dando un segnale forte: crediamo nei giovani, nella loro capacità di scegliere consapevolmente e di costruire il futuro partendo da relazioni vere e non filtrate da uno schermo”.

(Regione Veneto)

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