XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Dio non esige nessun “pagamento” da parte nostra, ma spesso noi ci sentiamo come se dovessimo corrispondere e ripagare un debito insolvibile. Quale peso grava sulle spalle e sul cuore di questi uomini seduti al banco delle imposte? Gesù non si accontenta, come l’amministratore disonesto della parabola, semplicemente di ridurre, alleggerire questo debito, ma lo annulla straccia qualsiasi cambiale nei confronti di Dio, perchè il nostro rapporto con il Padre cresca libero e gratuito (don Luca Vialetto).
Michelangelo Merisi da Caravaggio “Vocazione di San Matteo” 1600, Cappella Contarelli, San Luigi dei Francesi – Roma.

È complicato districarsi tra le unità di misura del mondo antico, cambiano di valore sia nel tempo che a seconda del luogo e i dati che ci provengono dalle fonti e dall’archeologia non sempre sono sicuri. Non sappiamo perciò l’esatta consistenza dei debiti condonati da questo amministratore infedele, ma una “misura” dovrebbe corrispondere circa a 12 litri e un “barile” a 35.