Associazione Self Help San Giacomo compie 30 anni, dedicati al “mal di vita” che attanaglia sempre più persone, in particolare giovani. Tre decenni impegnati nel superare la cultura manicomiale, contro la violenza personale, a favore di una visione capace di cogliere la persona, con la sua storia e le sue caratteristiche, e dedicati alla cura come “realizzazione di contesti e condizioni che permettano alla persona stessa di prendersi cura di sé e degli altri.
Li festeggia con una serie di eventi cui vuole invitare tutti, con momenti di riflessione e di gioia.
Si inizia sabato 4 ottobre al Cinema Teatro San Massimo, ore 20.30, con lo spettacolo “Vincent Van Gogh, straniero su questa terra”, un viaggio emozionante fra vita, arte e follia, con Silvana Berti, la cantastorie del Self Help ed Ernesto Guerriero, il narratore.
Venerdì 10 ottobre, all’Auditorium Banco BPM in viale delle Nazioni 4, ore 20.30, si terrà invece “Sotto il velo ingannevole della malattia mentale storie di vita e di persone”, dialoghi, letture, canzoni, a partire dal libro Self Help, l’utopia dei matti, con Paolo Vanzini, Lorenzo Burti, Ernesto Guerriero e gli altri protagonisti della storia passata e attuale del Self Help e con loro Giorgia Marzano, Carlo Rovelli, Massimo Tirelli e Francesca Zanini autori/protagonisti del libro Il volo di Francesca, una storia coraggiosa che ha anticipato negli anni Ottanta la visione del Self Help. Regia di Nicoletta Vicentini, conduce Jana Karsaiova.
Si aprirà in Sala Birolli (via Macello 17) domenica 26 per chiudersi giovedì 30 ottobre, l’esposizione di arte pittorica, fotografica, letteraria “Scintille di luce”, con il Gruppo Arte del Self Help e gli artisti collegati in rete. Durante la mostra si terranno laboratori ed eventi musicali, letterari e teatrali.
A chiudere la rassegna, mercoledì 5 novembre, l’evento finale al Teatro Camploy (via Cantarane 32) con lo spettacolo Elogio delle Erbacce della compagnia teatrale del Self Help “La Pel d’Oca”, per una fiaba sul valore di ognuno di noi erbaccia o fiore che sia. Regia di Nicoletta Vicentini.
Le iniziative godono del patrocinio di CSV Centro di Servizio per il Volontariato.
30 anni di Self help San Giacomo
L’Associazione Self Help San Giacomo compie quest’anno 30 anni dalla sua fondazione. Nasce infatti nel marzo 1995 per opera di quaranta “pazienti-utenti” del Servizio Psichiatrico di Borgo Roma, due psichiatri, il dott. Paolo Vanzini e il Prof. Lorenzo Burti, un assistente sociale Ernesto Guerriero e un parroco, don Giuseppe Benini. Hanno tutti un sogno comune: liberarsi dall’etichetta di malati mentali e provare a declinare la propria vita da cittadini, soci di una associazione di volontariato.
Nel nome scelto avevano voluto tenere insieme due aspetti importanti: “San Giacomo”, il vecchio manicomio di Verona che rappresentava lo stigma dal quale si volevano liberare, “Self Help” (auto aiuto) lo stile che volevano assumere nell’affrontare i problemi della vita da protagonisti. Un “volontariato di reciprocità” che, col sostegno anche della cooperativa sociale “Self Help” fondata nel 2001, ha dato vita a una rete che ha visto passare molte centinaia di persone segnate da sofferenze psico-sociali di vario tipo.
I gruppi di auto aiuto, la centralità del soggetto, l’autodeterminazione, le reti relazionali, sono diventati le bussole e gli strumenti per costruire risposte a bisogni vitali quali le amicizie, la casa, il lavoro, l’occupazione del tempo libero, l’esercizio dell’affettività, l’espressione di passioni artistiche diventando nel tempo, punto di riferimento anche per centinaia di famiglie aiutate a comprendere la sofferenza mentale di propri cari e ad apprendere come rapportarsi positivamente a tali condizioni di sofferenza.
Insieme alle risposte concrete ai bisogni della vita, l’associazione si è sempre più impegnata a diffondere il patrimonio di esperienze, riflessioni e studio accumulato negli anni nel campo della sofferenza mentale, delle dipendenze, della marginalità e dell’isolamento sociale, con due obiettivi:
- superare definitivamente la cultura manicomiale che tuttora orienta le istituzioni e i servizi rendendoli inadeguati di fronte ad un “mal di vita” che attanaglia sempre più persone, in particolare giovani, e favorendo una deriva istituzionale che ha portato alla riapertura di strutture manicomiali e a modalità di intervento basate sul contenimento, il controllo sociale e la violenza personale;
- favorire la crescita di una nuova visione capace di cogliere, sotto il velo ingannevole della malattia mentale, la persona, con la sua storia e le sue caratteristiche per passare dalla cura intesa come puro intervento sanitario, alla cura intesa come “prendersi cura della persona” o, meglio ancora, come “realizzazione di contesti e condizioni che permettano alla persona stessa di prendersi cura di sé e degli altri”.
Per informazioni
Associazione Self help San Giacomo
https://www.selfhelpverona.it/associazione-self-help-san-giacomo-onlus/
selfhelpsangiacomo@gmail.com
Tel. 393 9265179