Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra): “Nuovo assalto al territorio trevigiano: ampliamenti cave per oltre due milioni di mc. Colpa delle leggi Zaia. Un premio ‘Attila per l’ambiente’”

25 settembre 2025

(Arv) Venezia 25 set. 2025 – “Un vero e proprio “assalto alla diligenza” ai danni del territorio trevigiano”. Sono le affermazioni del consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra Andrea Zanoni che così definisce “La nuova ondata di richieste di ampliamento e apertura di cave nella provincia di Treviso, per un totale di oltre due milioni di metri cubi di ghiaia lungo l’asse della Pedemontana. A finire sotto accusa è la Giunta regionale, ritenuta la vera responsabile di questa corsa alle escavazioni. Questo ennesimo attacco al nostro territorio è il frutto diretto delle politiche della Giunta Zaia. Grazie al Piano Cave e alla sua recente modifica, e alla nuova legge del 2018, l’Assessore Bottacin e la Presidente di Commissione Rizzotto hanno steso il tappeto rosso ai cavatori. Le modifiche normative hanno eliminato il limite di percentuale scavabile per ogni Comune e la possibilità di veto da parte della Commissione provinciale cave, favorendo nuove estrazioni nonostante l’esistenza di riserve già autorizzate per circa 40 milioni di metri cubi solo nella provincia di Treviso. Tra i progetti di ampliamento che stanno per ottenere il via libera o sono già stati depositati figurano: Cava Molinetto (Gruppo Mosole) tra Povegliano e Arcade: circa 500.000 metri cubi di ghiaia su 80.000 mq; Cava “Belvedere 2” (Gruppo Grigolin) a Volpago del Montello: 953.000 metri cubi; Cava “Postumia” (Postumia Cave di F. Guidolin) a Trevignano: ampliamento per 745.000 metri cubi e altri 62.000 mq (su 263.000 mq già autorizzati); Cava Madonnetta (Nervesa Inerti famiglia Montesel) a Nervesa della Battaglia: sviluppo per 800.000 metri cubi totali con altri 32.000 mq persi di terreno; Cava Sant’Agostino (Beton Candeo) a Nervesa della Battaglia: ampliamento per 800.000 metri cubi; Cava Caravaggio (Monteverde scarl) ad Altivole: ampliamento di 100.000 metri quadrati rispetto ai già autorizzati di 328.000. È chiaro che l’obiettivo non è soddisfare un fabbisogno reale, ma continuare con logiche di profitto a discapito dell’ambiente: infatti, è noto che molta della ghiaia estratta se ne va verso destinazioni lontane, a volte anche oltre confine. Le leggi regionali approvate da Zaia in questi 15 anni su consumo di suolo, cave, monocoltura del Prosecco, piani casa e caccia hanno causato un danno ambientale incalcolabile. Per tutto questo, Zaia e la sua Giunta meriterebbero il premio “Attila per l’Ambiente”: preannuncio iniziative in tutta la provincia per denunciare queste folli politiche”.

(Regione Veneto)

Please follow and like us