ARRESTATO 42ENNE IVORIANO PER AGGRAVAMENTO MISURA ARRESTI DOMICILIARI CUI ERA STATO SOTTOPOSTO A SEGUITO DI CONDANNA PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA. ENTRAMBI CONDOTTI IN CARCERE. DA INIZIO ANNO DISPOSTI DAL QUESTORE 178 AMMONIMENTI DI CUI 130 PER VIOLENZA DI GENERE E 48 PER ATTI PERSECUTORI, NELLO STESSO PERIODO ANNO PRECEDENTI GLI AMMONIMENTI ERANO STATI 175.
Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuati dalle pattuglie della Questura di Padova, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti, nella nottata di lunedì 29 settembre, hanno tratto in arresto in zona Arcella, un 60enne cittadino italiano, per aver posto in essere condotte maltrattanti nei confronti dei familiari conviventi.
Nello specifico, alle ore 01.20 di lunedì, su disposizione della Sala Operativa, due Volanti intervenivano all’Arcella, a seguito di segnalazione di lite tra padre e figlia.
Gli agenti, giunti all’interno dell’appartamento dove si era consumata la lite, procedevano ad identificare il padre, la moglie dello stesso, 60enne padovana, e la figlia di 33 anni, tutti residenti in quell’abitazione.
La figlia riferiva agli agenti intervenuti che suo padre era in lite con la moglie ormai da diverso tempo e che diventava pericoloso e aggressivo quando assumeva bevande alcoliche in modo smisurato.
Quella stessa sera la figlia raccontava, altresì, di essersi frapposta tra i genitori in lite, per difendere la madre, venendo afferrata con violenza ad un braccio dal padre, condotta di cui la stessa portava evidenti segni su un braccio e veniva minacciata di morte dallo stesso qualora non fosse andata via.
La ragazza riusciva a divincolarsi dalla presa violenta del padre, colpendolo in volto, e poi a rifugiarsi in camera.
L’uomo riferiva agli agenti di essere stato colpito e di essersi difeso dall’aggressione delle due donne.
I poliziotti verificavano l’alterazione del 60enne dovuta ad un consumo eccessivo di sostanze alcoliche e acquisivano le informazioni sui fatti anche dalla moglie che confermava quanto raccontato dalla figlia.
Da accertamenti effettuati nell’immediatezza dei fatti, si veniva a conoscenza che il l’uomo risulta colpito da un Ammonimento del Questore di Padova dello scorso 18 settembre, provvedimento con il quale era stato ammonito proprio a non porre più in essere alcun comportamento violento aggressivo, sia fisico che verbale, nei confronti della moglie e della figlia.
Lo stesso, infatti, era già stato denunciato per maltrattamenti in famiglia ad agosto di quest’anno.
All’esito delle verifiche effettuate, stante altresì la flagranza del reato, il 60enne veniva accompagnato in Questura e tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Visti anche i precedenti a suo carico, l’Autorità Giudiziaria ne disponeva la Custodia Cautelare in Carcere e, pertanto, lo stesso, nella mattinata di lunedì 29 settembre, veniva collocato presso la Casa Circondariale “Due Palazzi” di Padova, a disposizione della Procura della Repubblica competente.
All’esito dell’udienza di convalida l’arresto è stato convalidato ed è stato disposto nei confronti del 60enne l’Allontanamento dalla casa familiare ed il Divieto di avvicinamento alle persone offese, con applicazione del braccialetto elettronico.
Sempre nella giornata di lunedì 29 settembre, personale della Divisione Anticrimine della Questura ha tratto in arresto un 42enne ivoriano, in esecuzione dell’Ordinanza con cui l’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Padova ha sospeso il beneficio degli Arresti domiciliari disposti a giugno 2025 dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Ancona.
In esecuzione del predetto provvedimento l’uomo è stato condotto presso la locale Casa Circondariale di Padova dagli agenti della Questura.
In particolare, il cittadino ivoriano lo scorso 24 settembre, era stato denunciato dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per il reato di evasione, in quanto non era stato trovato presente al controllo effettuato presso la sua abitazione,
A novembre dello scorso anno il 42enne era già stato arrestato da personale delle Volanti della Questura di Ancona per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale e sottoposto all’Ordine di Allontanamento dalla casa familiare.
Per tali reati, ad aprile 2023 la Corte d’Appello di Ancona lo aveva condannato alla pena di mesi 8 e 15 giorni di reclusione, rideterminati dalla Corte di Cassazione nel 2024 in mesi 7.
Regolare sul territorio nazionale, annovera a suo carico precedenti penali e di polizia anche per reati di minaccia, danneggiamento e rifiuto di indicazioni sulla propria identità.
Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere ed al fenomeno degli atti persecutori, il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio dall’inizio dell’anno ha già emanato ed applicato 178 ammonimenti dei quali 130 per casi di violenza di genere e 48 per atti persecutori, dato in sensibile aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando i provvedimenti di ammonimento erano stati 175 dei quali 135 per violenza di genere e 40 per stalking.
