Festa di Santa Giustina

La Chiesa di Padova ha celebrato, martedì 7 ottobre santa Giustina, vergine, protomartire e copatrona della Diocesi, con una solenne concelebrazione, presieduta dal vescovo Claudio, nella basilica padovana che ne conserva il corpo.

Anche quest’anno la festa di santa Giustina ha visto la partecipazione del “coro di voci femminili Santa Giustina” che raccoglie un’ottantina di donne provenienti da cori e corali di tutta la Diocesi che insieme si ritrovano per il canto liturgico nella festa della copatrona della Diocesi.

Presente inoltre una corposa delegazione dalla comunità di Santa Giustina in Colle, oltre alla presenza delle delegazioni femminili delle diverse forze dell’ordine, e ancora le Collaboratrici apostoliche diocesane, le consacrate dell’Ordo Virginum e dell’Ordo Viduarum, molte aderenti al Centro italiano femminile e numerossisimi fedeli.

Durante l’omelia il vescovo Claudio si è soffermato sull’importanza del nome che contraddistingue ciascuno di noi ed è segno dell’amore di chi ci ha desiderato, ma soprattutto dell’amore di Dio e «quello di Giustina ci ricorda anche quella fede iniziale che in questo territorio andava crescendo e rafforzandosi. Una fede accolta e confermata anche a costo della vita: il suo “christiana sum” professato pubblicamente, come narra l’agiografia, fu la sua condanna a morte e la testimonianza della sua fedeltà».

«Giustina – ha sottolineato il vescovo – è uno dei doni fatti alla nostra Chiesa di Padova. Così interpreta il salmo 8 un poeta: «Che cosa siamo noi, che cosa è l’uomo per te, perché te ne curi? Perché sembri soffrire e quasi piangere per noi mortali…?». Importante è mettersi in ascolto della voce che il Signore rivolge ad ogni uomo e ad ogni donna, in contemplazione del suo sguardo verso ogni persona: dalla voce e dallo sguardo di Dio scopriamo la vocazione e la dignità di ciascuno e di ciascuna. Vediamo l’identità originaria durante i giorni che passano, quelli della nostra vita, in attesa di realizzare nel cielo – dove è depositato il nostro nome – il nostro vero e definitivo volto: la vita diventa il tempo per scrivere la nostra personale icona di Gesù».

(Diocesi di Padova)

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