Le patate coltivate nel campo a fianco dell’azienda – più di 3mila chili – diventano una risorsa per i missionari Silvano e Dino Ruaro, entrambi in missione nell’est del Congo. Succede a Schio, dove l’imprenditore Vinicio Bulla, titolare dell’industria Rivit di Caltrano, ha messo a disposizione un intero raccolto di tuberi coltivati a fianco della fabbrica. Grazie a un “tam-tam” fra volontari del quartiere di Ca’ Trenta, sono stati venduti più di 400 sacchi. «E’ stato un grande successo – spiega Giuliana Ruaro, volontaria – abbiamo raccolto 5.500 euro. E continuiamo ad avere richieste».
Non è il primo anno che l’iniziativa viene proposta – i volontari sono partiti prima del 2020 – ma di certo nel 2025 le risorse raccolte per i due missionari sono considerevoli. Le patate di montagna vengono proposte in sacchi da 9 chili, medio-grandi di prima scelta a 15 euro, e da due chili, piccole a 5 euro. «Sono di tipo bianco, ottime per fare gnocchi» osserva Giuliana Ruaro. Le comunicazioni sono state diffuse durante l’estate, con scadenza per le prenotazioni a fine agosto. Quest’anno sono state prenotate patate per 350 sacchi grandi più un centinaio di sacchi piccoli: tutte sono state consegnate lo scorso sabato 13 settembre in un banchetto davanti al centro giovanile della parrocchia di Ca’ Trenta. «E continuiamo ad avere richieste, perché il prodotto è stato apprezzato. Quindi in realtà dovremo consegnarne ancora – riprende la volontaria – tutto il ricavato andrà ai due missionari. Per questa iniziativa, dobbiamo ringraziare l’imprenditore Bulla: non ha messo a disposizione solo il terreno ma anche macchinari e sementi. È tutto volontariato: si pianta, si coltiva, si raccoglie e confezionano le patate, a costo zero».
Andrea Alba