I Padri Verbiti prendono casa a Ospedaletto

Da questa domenica padre Paulino Elmer Agcaoili è il parroco di Ospedaletto. Un’evoluzione inaspettata per la piccola e dinamica comunità parrocchiale alle porte di Vicenza. Dopo il saluto a don Marco Bedin nel 2024 e un anno di amministrazione da parte del direttore del Museo diocesano don Francesco Gasparini, arrivano ora i padri Verbiti. In realtà anche il religioso di origine filippine, in Italia dal 2000 e con doppia cittadinanza, ha ricevuto per ora dal vescovo Giuliano la nomina ad “amministratore parrocchiale”. Perché comunque anche Ospedaletto a breve entrerà in unità pastorale (probabilmente guardando verso Araceli) e i ruoli dei presbiteri andranno dunque ridefiniti. Ma l’affidamento della parrocchia (con un pezzo di territorio nel comune di Bolzano Vicentino) alla Società del Verbo Divino appare comunque una gradita novità, sia per la comunità cristiana del posto che per la famiglia religiosa. Padre Paulino insieme a qualche altro religioso prenderà casa infatti nella canonica di Ospedaletto. «Da 45 anni siamo a Vicenza – racconta il religioso – e sempre siamo rimasti nella nostra casa di via Pontedera in quartiere Araceli dedicandoci all’animazione missionaria e vocazionale del territorio, prendendoci cura anche di migranti e carcerati e mettendoci a disposizione per la celebrazione delle Messe in particolare ad Anconetta. Questi impegni continueranno, ma ora si aggiunge anche la cura pastorale diretta di una parrocchia. Penso che questo sia molto bello perché accade nel momento in cui il nostro istituto religioso compie 150 anni e ha deciso, in Europa, di puntare proprio sulla parrocchia cercando di portarvi uno stile missionario e sinodale. Ringraziamo molto il vescovo Giuliano per questa possibilità che ci sta offrendo». Per ora i padri Verbiti manterranno a Vicenza le due sedi. Non si esclude che in futuro la canonica di Ospedaletto possa diventare la loro unica casa in diocesi. I padri Verbiti, fondati nel 1875 in Germania da sant’Arnoldo Janssen, contano oggi oltre seimila religiosi sparsi in 75 paesi del mondo. Anche la comunità di Vicenza testimonia di questa internazionalità con attualmente quattro religiosi provenienti da Filippine, Messico, Isole Figi, Italia, due studenti in formazione e una pluralità di sensibilità e carismi che certo sarà una benedizione per la comunità di Ospedaletto e in futuro per l’unità pastorale della zona. «Ho 55 anni – conclude padre Paulino – ed è la mia prima volta da parroco. Alla gente di Ospedaletto dico: camminiamo insieme, ascoltandoci e desiderando crescere tutti alla scuola di Gesù Maestro».

di Alessio Graziani

(Diocesi di Vicenza)

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