ARRESTATO UN CITTADINO TUNISINO DI 43 ANNI, CON PRECEDENTI PENALI E DI POLIZIA SPECIFICI, REGOLARE SUL TERRITORIO NAZIONALE MA PRIVO DA ANNI DI OCCUPAZIONE, VISTO POSIZIONARSI PIU’ VOLTE PRESSO ALCUNI BAR DI VIA MADONNA DELLA SALUTE, SINO A QUANDO E’ STATO NOTATO CEDERE UNA DOSE DI EROINA AD UN UOMO ITALIANO, IN CAMBIO DI 40 EURO. A SEGUITO DI PERQUISIZIONE LOCALE PRESSO LA PROPRIA ABITAZIONE, SITUATA NEL MEDESIMO QUARTIERE, E’ STATO TROVATO ALTRO STUPEFACENTE, SIA EROINA CHE COCAINA, PER UN TOTALE DI CIRCA 60 GRAMMI, OLTRE A BILANCINO DI PRECISIONE E DIVERSO MATERIALE PER IL CONFEZIONAMENTO DELLA SOSTANZA. L’UOMO, ACCOMPAGNATO IN QUESTURA INSIEME ALL’ACQUIRENTE, E’ STATO TRATTO IN ARRESTO PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI DOSTANZE STUPEFACENTI E CONDOTTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE “DUE PALAZZI” DI PADOVA, A DIPOSIZIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PADOVA. ALL’ESITO DEL GIUDIZIO DI CONVALIDA, L’AUTORITA’ GIUDIZIARIA HA DISPOSTO LA MISURA DELLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
Nell’ambito dell’attività volta alla prevenzione e al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, il Questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, ha disposto l’intensificazione dei controlli nel quartiere Mortise, anche a seguito di segnalazioni da parte dei cittadini, che notavano uno strano via vai all’esterno di alcuni esercizi pubblici di Via Madonna della Salute, nel medesimo quartiere.
A seguito di costanti e mirati servizi da parte degli agenti della Squadra Mobile, l’attenzione si è concentrata su un soggetto tunisino, già noto agli operatori dell’ufficio investigativo perché più volte tratto in arresto come spacciatore, e con diversi precedenti penali e di polizia, sino alla sentenza di condanna, arrivata nel 2017, a quasi 8 anni di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In tale ambito, nella tarda mattinata di lunedì 20 ottobre, personale della Squadra Mobile ha notato all’esterno di un bar di Via Madonna della Salute, il predetto 43enne tunisino, a cui si avvicinava un uomo, poi accertato essere un 40enne italiano, con cui effettuava un veloce scambio di mani.
Dopo lo scambio, mentre due poliziotti fermavano l’acquirente a distanza di una decina di metri, altri due agenti bloccavano il 43enne tunisino con ancora accartocciati nel pugno della mano i 40 Euro appena ricevuti per lo scambio di droga, poi accertata trattarsi di circa 2 grammi di eroina.
Sulla scorta di quanto accertato nell’immediatezza, veniva eseguita una perquisizione presso il domicilio del tunisino spacciatore, sita nel medesimo quartiere Mortise.
La perquisizione sortiva esito positivo, in quanto consentiva di ritrovare, ben occultata nei vari mobili e suppellettili dell’abitazione, sostanza stupefacente: circa 30 grammi di eroina e 27 grammi di cocaina, oltre a diverso materiale per il confezionamento. Il tutto veniva sottoposto a sequestro penale.
Condotto in Questura, i poliziotti procedevano ad effettuare l’esame preliminare narcotest sulla sostanza rinvenuta che dava esito positivo al reagentario per gli oppiacei, confermando come si trattasse di sodi di eroina.
Sussistendo la flagranza del reato di illecita detenzione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio, il pusher, già noto ai poliziotti della Squadra Mobile per il suo trascorso di spacciatore di droga, è stato tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale “Due Palazzi” di Padova, a disposizione della Procura della Repubblica di Padova.
L’acquirente, invece, veniva sanzionato amministrativamente in qualità di assuntore, ed i poliziotti riscontravano come risultava essere “cliente abituale” del pusher da circa 6 mesi, da cui acquistava eroina, accertando che lo stesso nel periodo indicato si era rifornito in totale di circa 150 grammi di eroina, corrispondendo la somma complessiva di 2.000 Euro.
Nella mattinata di mercoledì 22 ottobre si è celebrata presso il Tribunale di P l’udienza di convalida, all’esito della quale il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare personale della custodia cautelare in carcere, ed è pertanto stato ristretto presso la Casa Circondariale “Due Palazzi”.
