
La trentaduesima edizione del rapporto “Ecosistema Urbano 2025” di Legambiente e Ambiente Italia, realizzato in collaborazione editoriale con il Sole 24 Ore, fotografa l’insieme delle città capoluogo dal punto di vista delle performance ambientali.
Il rapporto sulle performance ambientali delle nostre città evidenzia come ci siano sempre le stesse criticità: lo smog eccessivo, la produzione di rifiuti urbani, il trasporto privato e la dispersione della rete idrica. Lo smog resta il maggior problema che affligge i centri urbani italiani, infatti nessun capoluogo è riuscito a rispettare tutti i nuovi valori guida OMS per la qualità dell’aria, nonostante sia cresciuto il numero delle città che rispettano i limiti normativi; è migliorata la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti e per la prima volta è stata superata la media del 65% anche se è aumentata la produzione di spazzatura. È in aumento anche l’uso del trasporto pubblico locale (ancora lontano dai livelli delle migliori città europee), nonostante sia salito il numero delle vetture immatricolate e circolanti in ambito urbano, confermando come le nostre città siano enormi “garage” a cielo aperto.
I DATI DI ECOSISTEMA URBANO A VICENZA
Vicenza si posiziona 61° nella graduatoria di “Ecosistema Urbano 2025” con un punteggio di 53,38%. Le criticità evidenziate dal dossier sono la presenza di polveri sottili (PM10) che si attesta su un valore pari a 30 μg/mc in leggera diminuzione rispetto agli ultimi anni; invece per quanto riguarda la produzione di rifiuti, Vicenza è una delle città con una produzione di rifiuti superiore a 650 kg per abitante.
I punti dove Vicenza ha ottenuto dei buoni risultati sono: la percentuale di raccolta differenziata è arrivata al 74,0%; l’altro punto positivo è che la rete idrica ha una soglia di dispersione del 17,4%.
Gli studi scientifici ci mostrano in maniera sempre più evidente l’allarmante
accelerazione dei cambiamenti climatici in tutte le aree del mondo, con regioni particolarmente colpite come il Mediterraneo, un hot-spot climatico dove le temperature stanno aumentando più velocemente: In questo contesto l’Italia è una delle regioni più vulnerabili. Rispondere al cambiamento climatico vuol dire aggiornare il costruito esistente e sedimentato, impreparato a resistere agli stress ambientali del lungo presente che stiamo attraversando e che ci proietta verso scenari ancor più preoccupanti.
Nelle aree urbane gli impatti si stanno rivelando già evidenti, con l’aumento della frequenza delle ondate di calore e delle piogge intense, degli impatti del vento e della grandine. In particolare, le città italiane stanno diventando sempre più calde. Le temperature estive raggiungono livelli insostenibili, talvolta letali, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, con livelli critici raggiunti in diverse città italiane, soprattutto negli ultimi 10 anni, con valori superiori ai 40°C per più giorni consecutivi e impatti significativi sulla salute.
Per migliorare la situazione urbana e per far fronte alle problematiche che il cambiamento climatico porta, è necessario che le città si dotino di una serie di strumenti anche normativi, che facilitino una rigenerazione urbana e che lavorino sull’esistente, ciò significa indirizzare gli interventi urbanistici ed edilizi sulla riqualificazione e sul riuso, evitando il più possibile la costruzione del nuovo e quindi l’occupazione di suoli vergini. È altresì importante creare una consapevolezza della cittadinanza affinché siano promossi comportamenti sostenibili che permettano una transizione ecologica.
Bisogna rivedere le priorità di intervento alla luce di fenomeni che interessano le singole città, con impatti e conseguenze diverse dal passato, ed è nel Piano di Adattamento che risiedono le analisi e le soluzioni che devono essere implementate. Solo con un livello di governance adeguato, basato sulla conoscenza del territorio e sviluppato con un approccio intersezionale, possono essere attuate azioni in grado di ridurre sensibilmente gli effetti dei cambiamenti climatici in città e migliorare la qualità della vita delle persone.
Per maggiori informazioni troverete il dossier completo e il nostro comunicato stampa di Ecosistema Urbano 2025 qui sotto.
