La Polizia di Stato perquisisce una 46enne indagata per truffa aggravata

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Nella prima mattinata del 04.11.2025, personale del Commissariato di P.S. di Bassano del Grappa, unitamente a personale della Squadra Mobile di Vicenza, dava esecuzione al decreto di perquisizione personale e domiciliare a carico di una donna, italiana 46enne, emesso dalla Procura della Repubblica di Vicenza; la stessa era indagata per il reato di truffa aggravata in concorso con altre persone allo stato non identificate.

L’attività di PG aveva inizio con la ricezione della denuncia / querela formalizzata presso questi Uffici da un 71enne, residente a Pianezze (VI), relativa a una truffa concernente un investimento in criptovalute.

Gli accertamenti svolti permettevano di appurare il coinvolgimento della donna sopra menzionata, la quale concorreva nel reato convogliando il denaro, provento della truffa, su un conto corrente creato ad hoc per poi, ricevute le indicazioni da una terza persona, trasferirli su iban esteri.

Si rappresenta che la sig.ra risulta segnalata per analogo reato in varie Procure italiane.

Si evidenza che la donna, in data 19.08.2025, formalizzava la denuncia/querela per il reato di truffa presso la stazione Carabinieri di Paese, nella quale dichiarava di essere stata, anch’essa, vittima di una truffa in quanto pensava di aver accettato un lavoro di intermediario.

* “Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.

(Questura di Vicenza)

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