
Cura e giustizia. Quali alternative alla violenza di fronte al conflitto? È il tema e la domanda che fanno da filo conduttore all’Assemblea diocesana Caritas che si terrà sabato 15 novembre, dalle 9 alle 13 all’Opera della Provvidenza S. Antonio di Sarmeola di Rubano (Pd), proprio a ridosso della Giornata mondiale dei poveri che si celebra domenica 16 novembre.
L’Assemblea sarà un momento di incontro e di confronto anche con il nuovo responsabile della Caritas diocesana, don Marco Galletti.
La mattinata inizierà nella chiesa santuario di Maria, Madre della Provvidenza per un momento giubilare. Qui ci sarà, infatti, la preghiera iniziale seguita dall’intervento di saluto del vescovo Claudio. Quindi in processione, attraversando la “porta della carità”, ci si trasferirà nella sala polivalente dell’OPSA, dove i lavori proseguiranno con l’intervento di don Marco Galletti, responsabile di Caritas diocesana di Padova e del prof. Simone Grigoletto, docente associato di filosofia morale all’Università di Padova (corsi di “Etica per il sociale” e “Pratiche riparative e gestione del conflitto”) e direttore del corso di perfezionamento in “Antropologia, Bibbia e religioni, un approccio multidisciplinare (Abram)” in Facoltà teologia del Triveneto.
Al termine ci sarà un tempo di dibattito e confronto, quindi un momento di aggiornamento e informazione per le Caritas diocesane. La conclusione è prevista per le ore 12.30.
«L’Assemblea diocesana Caritas un’occasione importante – commenta don Marco Galletti, da ottobre alla guida della Caritas diocesana di Padova – e sono molto contento di incontrare in questo appuntamento annuale i volontari delle Caritas parrocchiali distribuite in tutto il territorio diocesano. È una bella opportunità di incontro e confronto con tutti i collaboratori dell’ufficio diocesano e sentirci tutti parte di un’unica grande realtà. Quest’anno in particolare porremo l’attenzione su un tema di grande attualità, quello del conflitto, per avere uno sguardo ampio, dalle situazioni internazionali a quei conflitti affrontiamo e viviamo nel nostro quotidiano».
