Ambiente – Zanoni (PD): “Amianto nel cantiere della Pedemontana ad Altivole, Arpav denunciata dal proprietario di un fondo, serve massima chiarezza”

Ambiente – Zanoni (PD): “Amianto nel cantiere della Pedemontana ad Altivole, Arpav denunciata dal proprietario di un fondo, serve massima chiarezza”

(Arv) Venezia, 8 ott. 2019 – “Sul cantiere di Altivole della Pedemontana pende ancora la denuncia per falso intentata da un cittadino contro l’Arpav di Treviso. La Regione ha intenzione di effettuare verifiche?”.

Lo chiede il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, che informa “sono primo firmatario di un’Interrogazione in merito, sottoscritta anche da altri otto consiglieri regionali, ovvero dalla collega del Gruppo PD, Anna Maria Bigon, da Cristina Guarda (CpV), Patrizia Bartelle (IIC), Piero Ruzzante (LeU) e da Erika Baldin, Jacopo Berti, Manuel Brusco e Simone Scarabel (M5S)”.

 “La vicenda riguarda del cemento amianto ritrovato nel cantiere – spiega il Vice Presidente della Commissione consiliare Ambiente –  il proprietario di un fondo vicino aveva richiesto verifiche sulla correttezza dello smaltimento e sulla presenza di frammenti nel terreno, citando anche un sopralluogo dell’Arpav di Treviso del 18 giugno 2019, come riportato da un articolo di stampa. Nell’occasione, il consulente scientifico del legale del proprietario aveva scattato delle foto ai funzionari dell’Agenzia Ambientale, mentre procedevano con alcuni prelievi. Sull’esito però, c’è totale mistero”.

“Nell’ambito del procedimento civile, infatti, il consulente del giudice, CTU, ha chiesto copia ad Arpav dei risultati, ricevendo una risposta negativa poiché non sarebbero stati prelevati campioni, né effettuate analisi – continua l’esponente dei Democratici – salvo, dopo la denuncia del privato, sostenere il dovere di mantenere il segreto d’ufficio, come previsto dal Codice di Procedura Penale. Una risposta, questa, contraddittoria e insufficiente a fare chiarezza sulla vicenda”.

“Per questo – aggiunge il consigliere regionale – auspichiamo che Zaia pretenda le dovute verifiche e faccia estrema chiarezza. L’emergenza ambientale in Veneto è tale che non possiamo abbassare ulteriormente la guardia, soprattutto se parliamo di un materiale pericoloso come l’amianto”.

“Inoltre – conclude Andrea Zanoni – non possiamo tollerare di lasciare alcuna ombra sull’operato di Arpav, verso cui i cittadini devono mantenere la massima fiducia”.

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(Consiglio Veneto)

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