Coronavirus – Ciambetti: “In Corea del Sud alle elezioni il 15 aprile l’affluenza al voto è stata la più alta degli ultimi 20 anni: votare si può anche nell’emergenza Covid-19. Figuriamoci a luglio”

Coronavirus – Ciambetti: “In Corea del Sud alle elezioni il 15 aprile l’affluenza al voto è stata la più alta degli ultimi 20 anni: votare si può anche nell’emergenza Covid-19. Figuriamoci a luglio”

(Arv) Venezia 24 apr. 2020 – “Si può andare al supermercato, e speriamo a maggio anche andare dal barbiere e dalla parrucchiera, si potrà andare al ristorante o al bar, si va già al lavoro, il tutto ovviamente nel rispetto della profilassi ma non si può andare ai seggi a votare. Qualcosa non torna: a rischio c’è la salute della democrazia”. Così Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto ha commentato il rilancio dell’ipotesi di elezioni a luglio sostenuta non solo da Luca Zaia e dal Veneto. “In Corea del Sud, paese colpito dal Covid-19, non si è rinunciato a votare nonostante la pandemia di Coronavirus: Mercoledì 15 aprile scorso i cittadini del Paese asiatico sono stati chiamati ai seggi per rinnovare l’Assemblea nazionale, cioè il parlamento – spiega Ciambetti – l’affluenza è stata del 66.2%, la più alta da quasi 20 anni per le elezioni parlamentari. Il tutto si è svolto adottando le misure necessarie per non mettere a rischio la salute dei cittadini: tutti i votanti si sono recati ai seggi muniti di mascherine e guanti. I pazienti ricoverati negli ospedali hanno votato per posta, quelli in quarantena in orari separati, a tutti è stata misurata la temperatura, consentendo ai votanti con la febbre di votare lo stesso e in maniera sicura. La Corea del Sud si è quindi dimostrata capace di rispondere alla pandemia in maniera adeguata, senza commettere gli errori fatti da Macron in Francia a metà marzo: bisogna imparare da chi fa bene e meglio – continua Ciambetti – In Corea del sud il Coronavirus non ha sospeso né la democrazia, né interrotto la vita: a Luglio, quando la curva del contagio dovrebbe essere azzerata, e quindi quando saremo in condizioni migliori di quelle coreane, non capisco perché non si possa votare.   Il governo invece che fa? Si Rimanda.  Si celebra il 25 aprile ma nello stesso tempo si rimanda la Democrazia a settembre? C’è chi non vuole il ritorno alla normalità, forse questa è la verità”

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(Consiglio Veneto)

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