Politica – Azzalin (PD): “Per Zaia il Veneto è Covid-Free? Allora la smetta con le quotidiane chiacchiere da bar all’ora dell’aperitivo: non è più informazione, ma solo propaganda”

Politica – Azzalin (PD): “Per Zaia il Veneto è Covid-Free? Allora la smetta con le quotidiane chiacchiere da bar all’ora dell’aperitivo: non è più informazione, ma solo propaganda”

(Arv) venezia 21 mag. 2020 – “Se il Veneto è Covid-Free, e si può votare a luglio p.v.,  perché il Presidente Luca Zaia, continua ogni giorno con le sue interminabili dirette Facebook, ridotte ormai a chiacchiere da bar all’ora dell’aperitivo? Dall’informazione ormai siamo passati direttamente alla propaganda, ed è scorretto. È evidente, che la spropositata presenza mediatica del Governatore ha poco a che fare con l’emergenza coronavirus che strumentalizza, al fine di un’investitura plebiscitaria, senza curarsi di violare elementari regole democratiche. Oggi, come ieri il fine giustifica i mezzi. Affermare però, una cosa importante come questa, Veneto Covid Free, significa mettere la ‘firma Zaia’, su zero contagi da stasera, e zero ricoverati. Vogliamo credere a Luca Zaia?”. A dirlo è Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico, che replica alle esternazioni del Governatore Luca Zaia che insiste per elezioni a luglio e  aggiunge: “A rigor di logica, tutto ciò sta significare, che in caso di contagio superiore allo zero, come prevede la statistica, possiamo comodamente asserire, che ogni veneto che rientra in quei numeri rappresenta la prova delle bugie espresse dal Presidente Luca Zaia”. 

“Sul piano amministrativo-sanitario abbiamo sempre collaborato, come è giusto che sia durante un’emergenza del genere. Adesso siamo in una nuova fase, lo dice Luca Zaia, e quindi è scorretto confondere i piani. Se si invocano elezioni a breve – osserva il consigliere –  un presidente di Regione dovrebbe ricordare le regole base. La finestra temporale,  sarà decisa dal Governo, sulla base di indicazioni di carattere sanitario. Ma come stiamo ribadendo da settimane, c’è il problema della par condicio, che il ‘Serenissimo Doge’ finge di non vedere. Indipendentemente dai sondaggi, le regole del gioco devono essere uguali per tutti. In democrazia funziona così”, conclude Graziano Azzalin.

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(Consiglio Veneto)

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