Pesca – Berlato (FdI-AN-MCR): “Presentata un’interrogazione alla Giunta per sollecitare un intervento ed incentivare la ripresa del settore pesca e allevamento molluschi in laguna di Venezia”.
(Arv) Venezia, 24 febb. 2017 – Con un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale e all’Assessore competente, il Consigliere regionale Sergio Berlato (FdI-AN-MCR), intende porre l’attenzione sui problemi del settore della pesca e dell’allevamento dei molluschi nella laguna di Venezia. “Queste attività – puntualizza in una nota il Consigliere – costituiscono da sempre un punto di sviluppo e caratterizzano l’economia della laguna. Negli ultimi 7 anni la produzione di vongole e molluschi in questa zona ha avuto una drastica diminuzione compromettendo seriamente il comparto dell’acquacoltura in tutta la regione e con effetti negativi anche in ambito nazionale. Per comprendere l’attuale situazione, è necessario ripercorrere ed analizzare la gestione di questo settore negli ultimi 20 anni. In questo periodo sono avvenuti cambiamenti normativi ed interventi in ambito regionale e provinciale che non sempre hanno tenuto conto delle difficoltà imprenditoriali e le particolari dinamiche di un settore che ha dovuto affrontare le sfide di una concorrenza straniera non sempre leale”.
“Dopo circa un decennio in cui la produzione veniva gestita direttamente da un consorzio di aziende private – ricorda Berlato – dal 2004 la gestione delle aree in Laguna viene data in concessione e in sub-concessioni rilasciate dal Magistrato alle Acque di Venezia tramite il Gral che è la società di scopo istituita dalla Provincia. Un sistema burocratico particolarmente complesso che limita molto l’attività dei privati costretti a sottostare a rigide normative di controllo e con un intervento dell’Amministrazione pubblica molto penalizzante per l’iniziativa privata”.
“Come Regione – conclude Berlato – dobbiamo intervenire in tempi rapidi per rimodulare la normativa delle concessioni allo scopo di migliorare le condizioni degli allevatori privati puntando su una imprenditorialità che si riappropri della gestione del settore, semplificare i controlli e soprattutto le procedure burocratiche, mantenendo sempre un alto livello di qualità e tracciabilità del prodotto”.
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